E dopo i PSR regionali l'Unione Europea ha approvato anche il Piano di Sviluppo Rurale Nazionale, che essenzialmente prevede tre interventi:
- Gestione del rischio con dotazione di 1,64 miliardi di euro
- Investimenti irrigui con dotazione di 300 milioni di euro
- Biodiversità animale con dotazione di 200 milioni di euro
Dal sito internet del Ministero per le Politiche Agricole (in "copia/incolla"):
Per la gestione dei rischi, il programma mira a consolidare e ampliare a nuovi settori e territori l'assicurazione delle produzioni agricole, sviluppando strumenti nuovi come i fondi di mutualizzazione e per la stabilizzazione dei redditi aziendali. Il programma, quindi, prosegue e rafforza il ruolo di tutela ex ante contro i danni da calamità naturale garantito finora dal Fondo di Solidarietà Nazionale, che resterà parzialmente operativo solo per il risarcimento dei danni ex post.
La misura sugli investimenti irrigui punta invece a sostenere la competitività del settore, inserendosi anche nella Direttiva Quadro sulle acque 2000/60, che costituisce il riferimento normativo europeo per la salvaguardia e la tutela dei corpi idrici. La valutazione dei progetti di investimento nel settore dell'irrigazione sarà effettuata a livello di bacino idrografico interregionale. Ulteriori finanziamenti al settore potranno essere assicurati dal Fondo di Sviluppo e Coesione, soprattutto per il Mezzogiorno.
La misura sulla tutela della biodiversità animale ha invece l'obiettivo della salvaguardia e del miglioramento delle popolazioni e razze animali di interesse zootecnico, con l'intento di accrescere la sanità e il benessere degli animali, di ridurre l'impatto ambientale e di migliorare la qualità delle produzioni.
Il Programma nazionale punta inoltre a favorire la cooperazione di tutti i soggetti della filiera, per realizzare un sistema di raccolta dati ispirato ai principi di trasparenza dei risultati e di pubblica utilità dei prodotti.
Tra gli obiettivi della misura relativa alla biodiversità, quello di dare concretezza all'impegno assunto con il Parlamento e le Regioni, nell'attuazione della riforma della legge 30/1999, contenuta nel cosiddetto "collegato agricoltura".
PSR, PSRN, credo che l'Europa ci stia fornendo delle arnie, dicendoci essere zeppe di miele. Adesso bisogna capire come riuscire ad estrarne sostanza. Ma soprattutto come usufruirne senza restarci secchi dagli inevitabili e dolorosi morsi degli insetti contenuti in esse, considerato che si dovrà aver a che fare inevitabilmente con le "oneste" banche che insistono sul nostro territorio.
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