Ieri mattina, dopo aver pubblicato il post sulla moltiplicazione dei prezzi, ho ricevuto questa immagine, relativa ad una lettera di una nota industria di succhi di arancia.
Nella lettera, datata 29 aprile 2016, viene riportato che il prezzo relativo alle arance bionde è di 0,10 centesimi di euro al chilogrammo, mentre per le arance rosse è di 0,05 euro al chilogrammo.
C'è da chiedersi, e seriamente, non solo se questi prezzi da elemosina siano davvero quelli praticabili, ma soprattutto: se raccogliere le arance dalle piante costa 6/7 centesimi di euro, se il trasporto costa 1/2 centesimi di euro, e se l'industria, poi, paga 5 centesimi di euro ... cui prodest?
Nel frattempo, però, non si può disconoscere l'andamento mondiale del prezzo dei succhi di arancia che, come mostra il grafico che allego, è in costante e netta salita ...
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Non si trascuri che tutto questo genera anche lo sfruttamento dei braccianti, i quali per potersi garantire l'equivalente di una dignitosa paga giornaliera si sottopongono a subire estenuanti giornate di lavoro.
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