Prendo "in prestito" una fotografia ripresa da Turi Caggegi per sollevare ancora una volta il problema della cenere dell'Etna, dei lapilli, delle pietre, che finiscono sulle colture del versante etneo.
La ricaduta di questo materiale, spesso pietre acuminate, provocano lesioni dirette per contatto, ma sugli ortaggi e sulle colture floricole provocano danni diretti di incommerciabilità degli stessi.
Nonostante i vari danni verificatisi negli anni scorsi, come nell'ottobre/novembre 2002 in tutta la piana di Catania, o nel corso del 2013 e del 2013 in tutto il litorale Jonico, nessuno, ripeto nessuno, ha considerato questi danni una calamità naturale.
Nemmeno il Piano Assicurativo Nazionale prevede interventi risarcitori; leggasi: non possono stipularsi polizze assicurative per il risarcimento dei danni.
Quindi??? Il danno ricade solo e sempre sulle spalle degli agricoltori ...
Non c'è nulla da fare: la politica è del tutto silente!
Nel frattempo l'Etna ... continua a emettere cenere, lapilli, pietre, lava ...
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