L'apparente calma dell'Etna non è un segnale che sta ad indicare che il vulcano dorme o sonnecchia.
Il nostro vulcano, infatti, anche se non manifesta in modo esplicito attività effusive è sempre attivo.
Spesso assistiamo a "sbuffi", ma assistiamo sempre a fuoriuscita di fumi che "costruiscono il pennacchio" col quale tutti immaginiamo nella nostra mente l'Etna.
Molti non sanno, però, che la vigilanza attiva sul vulcano è molto intensa.
E i sensori posizionati sui vari versanti dall'INGV, così come le webcam danno un monitoraggio continuo 24/24h.
I vari sensori costituiscono una rete di allerta in tempo reale, ed ogni "sussulto" del vulcano viene segnalato, registrato e seguito.
Ma oltre all'INGV esistono anche diversi altri monitoraggi, collegati in rete, quali ad esempio la Stazione Sismografica di Mascalucia, del dott. Mario Di Guardo, che consulto molto spesso:
E' anche dalla lettura di questi tracciati che si osserva l'attività del vulcano; ad esempio l'intensa attività indicata nel tracciato prelevato stamane potrebbe derivare dal tremore vulcanico che va in aumento, ma potrebbe anche indicare una attività di "vento in quota" che altro non fa che ripercuotersi nei vari sensori.
Ed il lavoro che in modo silente tutte queste persone fanno è proprio quello di monitorare, elaborare, studiare, osservare tutti i dati che arrivano dai vari sensori, ed infine "allertare" o meno la popolazione su eventuali attività pericolose.
E questa mattina voglio ringraziare tutte queste persone che, come dei fantasmi, lavorano per la nostra sicurezza, facendoci convivere con il nostro vulcano.
Grazie a tutti
Nessun commento:
Posta un commento