26 settembre, 2017

Sui furti in campagna

Gli agricoltori non hanno tregua; durante il periodo della raccolta dei frutti i furti sono all'ordine del giorno (e della notte).Durante il periodo in cui non ci sono frutti, ecco che le aziende agricole sono assaltate per rubare fili di rame, saracinesche, trattrici, insomma di tutto.
Manca una politica nazionale di tutela delle aree rurali, e potrebbe anche essere uno stimolo per la creazione di nuovi posti di lavoro.
E se le assicurazioni coprono (in parte) i furti dei mezzi e delle attrezzature, non coprono affatto i furti delle produzioni da raccogliere.

4 commenti:

  1. Mancano i politici conla P maiuscola...In compenso abbiamo collusi , corrotti, voltagabbana, traditori, etcetc..cosa vogliamo di più? Alla fin fine, li abbiamo voluti noi seduti su quegli scranni...e le coalizioni che si preparano a affrontare la competizione elettorale sono qualcosa di indefinibile. Mi raccomando, votateli ancora!

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  2. In Italia manca lo spessore sociale per cambiare le cose. Comunque essendo anche io agricoltore soggetto a razzie e furti:non ci resta che unire le forze tra di noi e arginare questo problema.Ogni zona dovrebbe essere costantemente vigilata da personale esperto.Non lasciamoci abbattere dai.
    Ribelliamoci!!!

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    1. Signor Pietro la sua idea è l'uovo di Colombo. Non fa una piega dotarsi di personale specializzato per salvaguardare giorno e notte la proprietà, ma bisogna pur riuscire a pagarlo questo mini-esercito.... e Come?
      Le ricordo che anche quando, qualche trentennio fa, c'era un "guardiano" armato di doppietta quasi in ogni crocevia di proprietà, in tempo di crisi di lavoro, i furti di ogni genere nelle campagne si sprecavano. Il problema egregio signore è sociale. Intervengano i governi a creare e dare lavoro, vedrà che come per miracolo diminuiranno i saccheggi.
      A mio avviso, qualsiasi strada diversa da questa, instaurerà solo una guerra tra poveri, e chi sta col "culo comodo" continuerà a fregarsene.

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