L'allarme siccità cresce di giorno in giorno.
Invasi a secco, falde non rifornite dalle piogge autunnali (che non ci sono state), e previsioni di pioggia .... zero!
Eppure sono cinque anni che parliamo di questo problema, cinque anni in cui le precipitazioni meteoriche si sono ridotte tantissimo, così come avviene nella decennalità degli eventi, ma cinque anni in cui la politica e le istituzioni tutte hanno fatto solo una cosa: "mettere la testa sotto la sabbia".
E come si affronterà la primavera, o peggio l'estate prossima?
Il problema non riguarda solo l'agricoltura, che comunque rimane un grande consumatrice di acqua, ma anche le città, che hanno difficoltà per l'approvvigionamento idrico.
Ed i maggiori costi da sopportare in agricoltura per l'emungimento delle acque dai pozzi, ovviamente per chi ne è provvisto?
Il problema, come scrivo da anni, è serio, serissimo.
Ecco la mappa del "rischio acqua"; molte zone della Sicilia sono paragonate ad alcune zone del nord Africa:
Egregio dott., non scherzavo quando negli anni passati commentavo i suoi post sulla "siccità", scrivendo che ci sarebbe finita coi cammelli. Siamo entrati nel sesto anno di deficit pluviometrico, e le arance OVUNQUE "piccole" molto probabilmente, sono e resteranno invendute sulle piante fin quando la gravità non farà il suo lavoro e arriveranno i bastimenti carichi d'altrove. I cereali non sono nati e gli ortaggi estivi non sarà conveniente produrli per l'alto costo dell'acqua.....
RispondiEliminaÈ FINITA!!!
E a pagare per primi sempre noi del sud ... e poi parlano di ndrangeta e mafia .ma la gente che deve fare morire di fame, o emigrare in Germania !in quei razzisti del cazzo fantocci ... questa è la tuteĺa hai poveri contadini che vi hanno portato li partendo dalla mia famiglia che ha e butta ancora il sangue nell' agricoltura .Mi viene da dire vergogna...! ma so che voi politici nn ne avete .....
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