08 ottobre, 2018

Diario di una giornata di ordinaria follia nei trasporti aerei, 2° puntata

Il rientro a casa ...
Arrivo all'aeroporto di Roma alle 17.10; vado al banco Alitalia per vedere se posso anticipare il volo di rientro, che era per le 19.20.
Attendo una decina di minuti; al banco Alitalia 9 impiegati ... e servivano solo 3 persone ...
Finalmente una signorina mi chiede "ha di bisogno?". Io, sorridendo "certo, sono qui in piedi ad attendere il mio turno".
Insomma: mi spiega che c'è "qualche ritardo" e che posso prendere un volo precedente, con cambio gratuito visti i disservizi, ed effettua il cambio per il volo delle ore 17.00, che è in partenza alle ore 18.15.
Ringrazio e mi dirigo al "gate" B20. Lì un impiegato mi dice "ma le hanno detto una sciocchezza; non parte da qui il volo per Catania".
Mi siedo ed attendo. Nel frattempo proprio in quel gate B20 appare la scritta "Catania". Io rimango seduto a chiacchierare con due miei amici acesi, trovati lì per caso.
Alle ore 18.30 viene annunciato un cambio "gate" al B7.
Così tutti cominciano a correre verso quell'uscita, come se perdessero i posti assegnati ...
Stranamente, e senza correre, mi ritrovo primo nella fila per accedere all'imbarco, ma solo perchè eravamo proprio lì vicino quando il comunicato è stato dato.
La faccio breve ... il volo è partito, dopo una serie di rinvii, alle ore 19.30, e siamo arrivati alle 20.30.
Il volo originario, delle 19.20, è partito alle 22.30 ... e meno male che mi hanno fatto il cambio.
Ultima chicca da "europa dove sei che non ti vedo": al parcheggio dell'aeroporto il solito che ... invece di inserire il biglietto ... aveva inserito lo scontrino, mandando in tilt tutto il parcheggio, facendo sì che sono dovuti intervenire "gli omini" della sicurezza per farci uscire ...

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