25 ottobre, 2018

Lettera da una pianta che si è mostrata nuda senza pudore


Nei vari sopralluoghi che sto effettuando nelle zone colpite da questo sconcertante, ma annunciato evento, mi capita di vedere di tutto.
Un film già visto diverse volte, allarmi lanciati anche sui quotidiani per diversi anni, appelli rimasti inascoltati, e poi succede ciò che è successo.

Lettera da una pianta che si è mostrata nuda senza pudore

Ormai da lustri e lustri stavo lì, a sentir passare le stagioni, il caldo, il freddo, il vento, la pioggia, e vedere la zagara spuntare, profumarmi, poi i frutticini, ed infine le arance, le arance di Sicilia, accarezzate dal sole, tanto colorite dentro da destare l'invidia di tutti.
Ed anche quest'anno ero pronta a dare i soliti frutti, ma ecco che la pioggia ha dapprima ristorato le mie radici, ma ad un certo punto ho sentito una specie di terremoto accoppiato ad un rumore che avanzava ... e le mie radici pian piano venivano solleticate dalla terra che si sgretolava, che veniva mangiata dall'acqua.
Il mio peso ad un certo punto ha fatto sì che cadessi per terra, ma ormai sotto i miei "piedi" il vuoto ... e le mie radici a nudo, senza più il terreno che mi coccolava, che mi alimentava.
Non ho paura di mostrare le mie radici nude, così senza pudore, ma ... non sto bene ... non riesco ad alzarmi, non riesco a respirare ... e ho la consapevolezza di avere i giorni contati ...

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