20 ottobre, 2018

L'evento alluvionale alla piana di Catania: un disastro annunciato


Nella notte fra il 18 ed il 19 ottobre alla piana di Catania si è scatenato l'inferno.
Il sistema idraulico di smaltimento delle acque piovane è andato in tilt, causato da una grande quantità di piogge, ma soprattutto dalla ultra decennale mancanza totale di manutenzione dei corsi d'acqua, a partire dai canali consortili, a continuare dai torrenti e dai fiumi.
Le sezioni originarie dei corsi d'acqua non ci sono più, sono ormai invase dai rovi, canne, arbusti, alberi e soprattutto dai numerosi interrimenti.
E così come già preannunciato decine e decine di volte, non appena i corsi d'acqua vengono interessati da piene ... succede quello che è successo ieri: disastri ovunque.
Ora ci sarà il balletto del rimpallo delle competenze e lo scaricabarile su "evento eccezionale". 
Ma rimane un fatto: la mancanza di manutenzione è alla fonte di quanto è accaduto, e soprattutto chi ci va di mezzo sono le aziende agricole, quelle aziende che ... pagano l'IMU con sacrificio, una tassa patrimoniale che non serve a niente, nemmeno a far fare la manutenzione di questi corsi d'acqua agli uffici preposti.
Nella giornata di ieri mi sarei aspettato le dimissioni degli Assessori Regionali e dei Vertici dei vari Assessorati (Territorio e Ambiente ed Infrastrutture) che hanno la responsabilità di tutto ciò.
Un plauso, invece, alla Protezione Civile, che fronteggia sempre con grande professionalità e tempestività ogni evento catastrofico come questo. Ing. Calogero Foti, GRAZIE.
E purtroppo la Protezione Civile viene in soccorso sempre sui "disastri" causati da altri enti regionali.
Non ho letto fino a questa mattina di nessun Assessore nè di nessun vertice regionale che si sia dimesso.

Un appello al Presidente della Regione on.le Nello Musumeci:
Caro Nello,
non è possibile subire supinamente tutto ciò. Non è possibile vedere che accade questo. Non è possibile assistere alla devastazione e vedere che i responsabili dell'incuria rimangano ai loro posti.
Mi aspetto un tuo autorevole e forte intervento, perchè caro Nello ... chi oggi viene "dimesso" è l'agricoltore, che viene dimesso dalla sua azienda in modo coatto, e "dimessamente" subisce, come sempre, tutto ciò.

Qui sotto alcune foto che mi hanno mandato ieri, ma da oggi andrò in giro per verificare di persona i danni dell'incuria della "cosa pubblica".

































11 commenti:

  1. Nel 2018 la manutenzione deve essere un'operazione logica, scontata e alla base di tutto e invece viene sempre e costantemente ignorata. Tutto ciò è assurdo e vergognoso.
    Povere aziende.

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  2. Comunque credo che la pulizia del tratto del torrente sul bivio iannarello a scombussolato tutto

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  3. l'azienda agricola di Nello Conti nel territorio di Lentini attraversata da un fiume in piena, ingentissimi danni alle colture, tra cui 100 ettari di riso bio prossimi alla raccolta, agli animali, alle strutture e alle attrezzature, le persone che si trovavano in azienda avrebbero rischiato la vita se non fosse intervenuta la Protezione Civile.
    ti mando un piccolo video in privato.
    Paolo

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  4. Purtroppo non sono eventi eccezionali ma oramai da anni eventi quasi normali provocati da un Clima impazzito di cui le Autorità preposte non programmano e non attuano i necessari interventi sul territorio. Mi unisco al dolore ed alla rabbia di tutti gli agricoltori e Aziende colpite da questa alluvione disastrosa e subito danni incalcolabili.

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  5. La responsabilità di questi disastri è principalmente del consorzio di bonifica che non fa da anni la pulizia dei fossi di scolo.

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  6. Calato il livello dell'acqua, parte in loop la danza delle colpe. Un penoso quanto infantile scarica barile tra quegli enti "colpevoli" del disastro. Assurde le cause tirate in gioco. Passata questa concitata fase si inizierà con la farsa delle "domandine". Centinaia di fogli imbrattati d'inchiostro che non serviranno a nulla. Erudite perizie di parte a corredo di richieste di risarcimento per descrivere lo scempio, il danno, e ciò che resta di tanta speranza. Elaborati che, nella maggior parte dei casi, non verranno mai pagati. Cause e rinvii, avvocati, avvocaticchi e affini. Passano gli anni e la memoria pian piano svanisce, mentre i canneti nei fiumi rinvigoriscono. Ad un tratto stranamente piove e tutto il teatrino riprende vita..... e la storia si ripete....

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  7. Ho letto sul Suo blog di oggi la "lettera da un limone mai raccolto". Una prosa stupenda. Per quanto riguarda invece "L'evento alluvionale alla piana di Catania:un disastro annunciato" condivido perfettamente le Sue considerazioni. Chi ci governa si preoccuperà del disastro? Mi auguro di si.

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  8. Ci sarebbero pure le assicurazioni ad intervenire... Certo però bisognerebbe awsicurarsi!... Quantisi assicurano dei nostri imprenditori agricoli?

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    1. purtroppo pochi , ma non possiamo campare di assicurazioni , quasi come se fosse una speranza quella di assicurarsi e vedere la propria campagna devastata da alluvioni o incendi ......perdonami , io da assicuratore tra le altre cose un danno derivato da altri fattori come la scarsa manutenzione ,quindi da terzi , non lo risarcirei ! ....credo sia un po' fuori luogo il discorso assicurazione ! Il problema grave e' che il clima sta realmente cambiando e vogliamo continua a IGNORARLO, il problema e' che chi ha fatto costruire o chi ha costruito qualsiasi tipo di struttura non ha mai considerato il fattore pioggia perche' tanto siamo in sicilia, peccato che il clima e' cambiato e tutte quelle considerazioni non fatte riemergono e ci tornano tutte , perche' sempre proviamo a sfidare l'insfidabile , la natura! . Per dirne una interi parcheggi di centri commerciali scaricano in fiumiciattoli che straripano e inondano mezzo mondo ,o le strade che dalla montagna arrivano alla pescheria di catania , senza avere un piano di smaltimento taglio o cose simili ! Piove al rifugio sapienza e la pescheria si allaga ! ........cosa dovrebbero farci le assicurazioni ?

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    2. "........cosa dovrebbero farci le assicurazioni ? ".....PAGARE! Senza "se" e senza "ma". Purtroppo spesso fanno di tutto per non farlo.
      Vede gentilissimo signore l'assicurazione è nata, ed è una scommessa, una scommessa che una società di assicurazione, fatte le sue valutazioni, fa con l'assicurato. Se tutto va bene e Dio vuole non succede nulla la società "vince" la scommessa e incassa il premio, al contrario perdendo PAGA. Perde quando ciò su cui ha scommesso va a farsi benedire per cause stabilite nel contatto, a prescindere che i parcheggi dei centri commerciali scaricano nei fiumiciattoli, o le strade dalla montagna sono prive di un piano di smaltimento. Sul fatto che il clima stia cambiando non posso che darLe ragione, ma Le assicuro che non è lui il responsabile primo di tanto danno.

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