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Innovazioni di prodotto e di processo nel sistema vivaistico per lo sviluppo dell'agrumicoltura siciliana

Domani mattina presso Radice Pura si terrà un incontro sulle "Innovazioni di prodotto e di processo nel sistema vivaistico per lo sviluppo dell'agrumicoltura siciliana".

Il seminario ha l’obiettivo di fare il punto sulla situazione delle innovazioni agronomiche utilizzabili per riscontrare le esigenze del comparto agrumicolo siciliano a seguito dei mutamenti, soprattutto a carico della combinazione portinnesto/nesto, determinati dalla diffusione del virus della tristeza; come noto, si è infatti reso così necessario abbandonare il soggetto
arancio amaro il quale, pur essendo perfettamente adattabile al contesto pedoclimatico siciliano, risulta suscettibile al virus in combinazione con molte specie di agrumi. Il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania possiede già dal 2006 una collezione di nuovi portinnesti provenienti da enti di ricerca di diversi paesi agrumicoli, conservata presso l’azienda agraria sperimentale dell’Università ed oggetto di valutazione da diversi anni in impianti sperimentali. Tali portinnesti, in combinazione con alcune varietà pigmentate di arancio e mandarino-simili, hanno manifestato eccellenti performance in termini vegeto-produttive e qualitative.
La possibilità di utilizzare nuovi metodi di propagazione agamica per tali portinnesti dei quali non vi è possibilità di importazione in Europa di materiale di propagazione, rappresenta la strategia da percorrere per sviluppare modelli produttivi rapidi ed efficienti.
Tra questi certamente la micropropagazione che assicurerebbe l’identità genetica e la sanità del materiale di propagazione prodotto. Entrambi questi obiettivi, innovazione di prodotto e di processo, consentirebbero alle aziende vivaistiche del comparto agrumicolo di mantenersi competitive sul mercato, intraprendendo nuove strade produttive per elevare al massimo la qualità del materiale prodotto, anche attraverso la certificazione genetico-sanitaria, abbattere i costi di produzione, applicando le nuove tecnologie alle esigenze specifiche del territorio in cui opera.

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