Sull'invasione dell'ailanto, una emergenza ambientale silentemente accettata e sopportata dalle istituzioni

Due anni fa ho scritto l'ultimo post sulla invasione dell'ailanto nel nostro territorio (https://bit.ly/2LM5A9M).
Riprendo l'argomento, peraltro attualissimo, dopo aver ricevuto nei giorni scorsi una mail da un lettore del blog, email che riporto qui sotto in copia/incolla.

Preg.mo Corrado,
scusa se Ti disturbo ma avverto che oggi -  come mai in precedenza - sembra che siamo in piena "EMERGENZA AILANTI" che si rinvengono non solo nelle scarpate ferroviarie ed autostradali ma in tantissimi bordi delle carreggiate stradali. 
Oltre la propagazione attraverso le radici mi sembrerebbe molto pericolosa quella attraverso i semi, che si producono specialmente in alberi (o arbusti?) adulti. 
E' solo una mia sensazione questa che avverto come pericolo per il nostro ambiente? 
Sbaglio o potrebbe essere causata da dissennate politiche che colpiscono gli agricoltori e una equilibrata antropizzazione del territorio (si dovrebbero favorire le case tradizionali a piano terra costruite con pietre del territorio, legni e coppi tipici senza cemento armato). 
Se vediamo la Timpa di Acireale con i suoi (superbi?) roveti ci diamo forse da soli delle risposte.

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