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Cable park Acireale, "ammazzata" prima di nascere - 1° puntata

Scuote la testa mentre cammina e mi racconta la sua storia.
E' il dott. Valerio Longo, medico, ma che non esercita la professione, una vita dedicata allo sport, tant'è che sembra ancora un ragazzino, anche se è di qualche anno più grande di me.
Ci conosciamo da tantissimo tempo e l'altro ieri sono andato nella zona dove doveva nascere (sì! "doveva") nascere il Cable Park di Acireale, unica struttura sportiva simile nel mezzogiorno d'Italia.
Ma facciamo un passo indietro.

Era il 2017, il mese di luglio allorquando vengo chiamato da un agricoltore della zona, che lamentava lavori continui accanto al suo limoneto, ed è lì che scopro che il Valerio Longo aveva iniziato questa "avventura", che scopriremo essere stata "ammazzata" prima di nascere.

Arrivato in zona, quindi, mi rendo conto che c'è un cantiere, e non so di cosa si tratti, ma si sta realizzando qualcosa in un terreno accanto alla strada.
Ovviamente la movimentazione dei mezzi pesanti solleva tantissima polvere, sia a causa della tipologia di  terreno, che del periodo estivo in cui i lavori vengono eseguiti.

Così mi informo su cosa si stesse realizzando e scopro che è un Cable Park (ammetto che fino a quella data non sapevo cosa fosse), e mi documento.
Scopro che è una idea di Valerio Longo; lo contatto per chiedere le tempistiche dei lavori, così da capire quando sarebbe finita la movimentazione dei mezzi pesanti e l'emissione di polveri, e Valerio mi comunica che a breve avrebbero completato i lavori e che tutta l'area sarebbe stata oggetto di riqualificazione a verde e che nemmeno un granello di polvere si sarebbe più alzato.

Con questa assicurazione, fatta da persona perbene (manco a dirlo perchè tutti conosciamo Valerio), lascio la zona, con l'Etna alle spalle (come si vede in foto), quel vulcano che dal Cable Park si vede come se si fosse "in prima fila".

... continua domani ...

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