06 dicembre, 2019

Dal film "il profumo del Consorzio selvatico"

Questa storia delle mega cartelle dei Consorzi di Bonifica sta arrivando all'inverosimile.
Un disegno di legge annunciato, il n. 650, con il quale si sarebbero dovuti "sospendere" (e non annullare) i ruoli emessi dai Consozi "per gli ultimi tre ani", ovvero il 2019, non ancora emesso (e quindi una inutile sospensione),il 2018, inserito nell'avviso di pagamento "anno 2016 e anno 2018", e il 2017, inserito nelle cartelle esattoriali degli anni 2014, 205 e 2017.
Insomma un bel pasticcio, perchè la "sospensione" dei ruoli dei "tre anni precedenti" (ribadisco non l'annullamento del ruolo), sia nella cartella esattoriale già emessa, che nell'avviso di pagamento ... sovrappone gli anni facendo confusione, indicando ai "malcapitati agricoltori" che tutto è sospeso ... ed invece non è così, proprio perchè gli anni inseriti nell'avviso e/o nella cartella esattoriale sono "a cavallo", ma viaggiano uniti.

E cercando sul sito dell'ARS (Assemblea Regionale Siciliana) il numero del disegno di legge n. 650 .... si legge che è "non assegnato o attesa evento".
Ricordo però, che dalla data di emissione delle cartelle esattoriali mancano pochi giorni per la scadenza del termine per poter effettuare l'impugnazione innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale.

E dopo il film "il profumo del mosto selvatico", questo può definirsi "il profumo del Consorzio selvatico"..

Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è che i Consorzi di Bonifica sono stati lentamente svuotati dalla politica regionale dell'ultimo trentennio del loro vero ruolo: la bonifica, ruolo essenziale per il territorio di loro competenza.

E questa è il "peccato" più grave che tutta la politica di quest'ultimo trentennio si porta nella coscienza!



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