26 dicembre, 2019

Trasporti in Sicilia, una vergogna nazionale. Europa dove sei che non ti vedo

Oggi pubblico in 'copia e incolla', dopo averne chiesto il permesso, l'avventura occorsa a Vera Greco, nel transitare da Palermo a Catania.
Una vergogna ciò che le è accaduto.
Dovremmo ribellarci tutti.

Ecco cosa ha scritto Vera Greco ieri sul sul profilo Facebook:

Natale ai Caraibi? No! Natale a Cortina? Neanche! Natale nelle città d’arte? Manco per sogno.... natale sul treno del 1915-1918! Che emozione! E vaiiii! A 19 interrotta, sais 4 ore e mezzo, scelgo il treno... in fondo sono appena tre ore.... ore 13,30, partenza in ritardo, gabinetti fuori uso, il controllore chiede quante persone abbiano bisogno del bagno, ci fermiamo a Termini Imerese.... e scendiamo dal treno. Non si sa quale sarà il nostro destino.... fino a che avvistiamo un treno storico, che lusso! Proveniente direttamente dalla grande guerra, ecco a voi, carrozzeria vintage, aria condizionata naturale, nel senso che ci sono tanti spifferi e finestrini traballanti che rendono inutile il ricambio d’aria ( eufemismo), gabinetti che ricordano le latrine turche, e tante belle fermate in mezzo al nulla...per “treno incrociante”..., ovviamente nessuna presa usb (cosa sono?) quindi cellulare in modalità aereo, per non sprecare l’ultimo goccio di batteria.... giusto per comunicare ai familiari che non ero perita al fronte sul Carso, arrivo dopo 5 ore ( più o meno lo stesso per arrivare alle Svalbard), avvistamento delle luci di Catania più o meno con lo stesso spirito del naufrago. Certo che un Natale così era proprio al di fuori di ogni immaginazione.

2 commenti:

  1. L'UE ci sarebbe, eccome!
    Basti pensare che appena dopo l'adesione, nel 1986, la Spagna decise oculatamente di farsi cofinanziare dall'UE la linea ferroviaria ad alta velocità Madrid Siviglia.
    Invece in Sicilia, facente (fino a prova contraria) parte di un dei sei Paesi fondatori della Comunità Europea, fondata nel lontano 1957, invece di investire nelle infrastrutture necessarie all'economia dell'isola,si continua a preferire, per meri fini elettorali, distribuire in mille rivoli , anche alle filarmoniche dei borghi. Con questa logica politica ed amministrativa siamo dastinati a rimanere il fanalino di coda d'Italia e amaari anche d'Europa, perché anche i Paesi dell'Est stanno investendo nelle infrastrutture prioritarie.

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  2. Ho di recente viaggiato sulla tratta Ragusa-Siracusa e sono rimasto positivamente colpito sul progresso fatto in 10 anni. Sono d'accordo con Giuseppe, si poteva fare molto molto di più.

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