Mammola (RC): la sorpresa del pesce stocco

Domenica scorsa mi sono dovuto recare a Locri per lavoro, e nella serata sono stato invitato a cena nel piccolo paesino di Mammola, che conta nemmeno 3.000 abitanti.
Non avevo "la più pallida idea" che a Mammola si "celebrasse" in cucina il pesce stocco, che come tutti sappiamo proviene dalla Norvegia e dalla Svezia e viene conservato dopo la sua essiccazione.
Ed invece mi hanno raccontato la storia di come questo pesce diviene un alimento tipico di Mammola.

Lo stocco a Mammola arrivò nel XVI secolo allorquando un battello proveniente dalla Norvegia e diretto a Napoli, tramite il porto di Pizzo, non potè proseguire il viaggio.
Così quel "carico" di pesce stocco venne distribuito nei comuni vicini, fra cui Mammola, tramite i muli
Lo stocco venne "ammmollato" nelle acque di Mammola e si notò come quelle acque riuscissero a conferire allo stocco una morbidezza ed un sapore particolare, acque ricche di molte sostanze minerali come il calcio, il ferro ed il magnesio.

Da allora lo stocco di Mammola divenne una pietanza diffusa nel paesino, tanto da divenire famosa ed essere addirittura inserita fra i prodotti i prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Pubblico una serie di fotografie, che sono "antipasti", primo e secondo a base di stocco.
Ho fatto un assaggio di tutto, e devo ammettere che sono rimasto assai sorpreso non solo della "storia dello stocco di Mammola, ma soprattutto dell'estro culinario scaturente da una base alimentare assai semplice.







Commenti