Una annata davvero strana per le arance siciliane.
Innanzi tutto un lunghissimo periodo irriguo, e chi non aveva acqua a disposizione non è riuscito ad irrigare con i dovuti volumi i propri agrumeti. Pensiamo a quegli agrumeti che hanno avuto solo l'acqua del Consorzio di Bonifica, in alcuni casi erogata una sola volta, e per di più nel mese di agosto.
Poi un caldo anomalo fino alla fine di ottobre, e poi piogge su piogge, senza nemmeno poter dare la possibilità di effettuare trattamenti con prodotti rameici contro gli insorgenti attacchi di Phytophthora citrophthora.
Venti fortissimi a dicembre.
Poi diverse gelate alla fine di dicembre ed inizio di gennaio.
E di nuovo a gennaio e febbraio venti fortissimi.
Insomma un cocktail di cose che hanno determinato una cascola abbondante e molto al di sopra di quella che si riscontra nella norma.
Nel frattempo mettiamo ci pure che la GDO ha abbassato i prezzi di vendita, con le solite promozioni, ed ecco che la raccolta arranca, i prezzi scendono e ... gli agricoltori ne soffrono.
Però, c'è da dire pure, che le arance con pezzatura elevata e quelle delle varietà più recenti, continuano a vendersi con prezzi a volte anche elevati.
Per molti agrumicoltori, però, questa strana annata rimarrà da dimenticare ... con le bollette stratosferiche dei Consorzi ... nel cassetto ...
Vuole vedere che: da una annata di carica si passi a carenza di prodotto?
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