Pubblico una "letterina" dell'avv. Lina Arena, ricevuta ieri.
Attingo ad una notizia diffusa da un libro scritto da un'economista americana,consulente di Bernie Sanders , dal titolo "Il Mito del deficit". Suggerisce la prof. Stephanie Kelton che gli Stati per superare gli obbiettivi di politica economica derivanti dall'attuale pandemia dovrebbero impegnarsi ad erogare a piacimento tutte le spese per le infrastrutture, istruzione, assicurazione sanitaria, sussidi alla disoccupazione. L'economista non pone limiti alle spese necessarie per gli Stati, non accenna ad una stima nè propone rimedi al carico fiscale. E' sufficiente per la Kelton che le spese siano doverose e giuste. Lo strumento per mettere in atto simili interventi sarebbe quello di " stampare moneta" per fare fronte ad una spesa pubblica anche illimitata. Per uno Stato stampare moneta è cosa facile e senza costi eccessivi ed incide su un bilancio che è diverso da quello di ogni famiglia in termini di spesa , redditi e debiti. C' è solo un problema: il venir meno del valore della moneta stampata e cioè il pericolo certo dell'inflazione galoppante. Senonchè a questo punto, secondo l'autrice , le soluzioni degli economisti odierni sarebbero inaddendibili o almeno fuori tempo.Il debito pubblico può essere affrontato con altri sistemi.Lo Stato, ad esempio, può mettere sul mercato titoli sovrani per appianare o limitare l'inflazione. Intanto val la pena tentare. La soluzione può condurre a decisioni " sostenibili" anche per consentire che la fame dell'oggi venga allontanata e le tassazioni del domani relegate alle sorti dei ricchi e dei potenti. Le paure del deficit di bilancio possono essere eliminate con strumenti monetari sofisticati e moderni. Pari alle modernità che ci hanno consentito di andare sulla luna e di bucare l'ozono.
Direbbero i benpensanti dell'oggi: o il Covid o la fame. Entrambi si possono debellare con i soldini a go-go. Non temo di fare brutta figura o di essere linciata. Dopo Scannella anch'io posso dire quel che mi pare.
avv. Lina Arena
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