Quando in caserma ricevevamo le risposte dai ragazzi che passavano la visita, noi eravamo "ligi" al dovere e segnavamo le risposte che ci davano, le più assurde.
Per esempio a me alla domanda "che fai nella vita" un ragazzo disse "il notaio", un altro disse "soccu fa mè pà" (traduzione "quello che fa mio padre").
Noi trascrivevamo le risposte, anche se la maggior parte ci rispondevamo "sono studente".
Anche Francesco Ferrara, di conseguenza, trascriveva le cose più assurde e questa cosa al tenente colonnello Midolo non andava giù, ma soprattutto non andava giù che Francesco si comportasse da militare integerrimo.
Così dopo uno scontro verbale su cosa scrivere o non scrivere nelle schede, il tenete colonnello Midolo gli diede "il foglio di via", e lo rispedì a Pisa, richiedendo ai suoi pari grado, con un fonogramma, l'invio di altro caporale paracadutista.
Era un venerdì ...
Il lunedì successivo ecco che ... Pisa fa arrivare il "nuovo" caporale paracadutista, in sostituzione di Francesco Ferrara ...
Francesco Ferrara si ripresenta a Catania, al solito in divisa militare, bardato quasi per la guerra e con un colpo di tacchi, che credo sia stato registrato anche dai sismografi dell'INGV, e la mano destra sulla fronte, per il saluto, declinò le sue generalità ed il suo grado, come se fosse la prima volta che mettesse piede a Catania.
In caserma avvenne un putiferio; il tenente colonnello Midolo gridava e girava per tutte le stanze, divenne rosso rosso in viso, al limite di un infarto, prese carta e penna e scrisse di nuovo ai suoi colleghi di Pisa respingendo l'arrivo di Francesco Ferrara, gridandogli "i tuoi superiori non hanno capito un cxxxxo".
Così Francesco riprese l'aereo e tornò a Pisa e lì fece mettere a verbale le testuali parole espresse dal tenente colonnello Midolo, compreso l'insulto verbale su di loro.
Passarono alcuni giorni e in caserma la mancanza di Francesco si sentiva, tutto era tornato come prima, il solito tran tran; obiettivamente la "meteora" Francesco Ferrara ci mancava, ormai ci eravamo abituati e/o affezionati.
Ma ecco eh un giorno, forse il lunedì successivo, arriva il nuovo caporale paracadutista, e gli ufficiali ce ne avevano dato notizia il venerdì.
Come Mago Zurlì, quello dello Zecchino d'Oro, si presenta ai nostri occhi il nuovo paracadutista ... il caporale Francesco Ferrara, e lì tutti noi ragazzi a ridere, mentre nelle stanze degli ufficiali si sentivano grida e le porte sbattere, ma ormai il tenente colonnello Midolo aveva perso la battaglia, vinta da Francesco Ferrara ... un caporale contro un tenente colonnello ...
Così Francesco Ferrara non venne più rispedito a Pisa, tanto poi lo rimandavano di nuovo da noi, ormai era diventato il primo caso al mondo di un "boomerang umano", uno stop and go continuo ...
... domani continua ...
Commenti
Posta un commento