Nella giornata di ieri ricevo una PEC dall'Unicredit di Palermo nella quale mi informano che "rispondiamo alla comunicazione del 24 marzo 2021, che ha formato oggetto della nostra migliore attenzione".
Notare :"ha formato oggetto della nostra migliore attenzione".
In questa PEC l'Unicredit, anzichè attivarsi con l'Agenzia di Trecastagni e sollecitare le verifiche richieste cosa fa? "Se ne lava le mani" scrivendo che "per l’avvio della richiesta di chargeback per doppio addebito della transazione, è necessario contattare il numero verde di Unicredit 800575757 scelta 1, poi scelta 6".
E meno male che la mia PEC aveva "formato oggetto della nostra migliore attenzione", ma non pare affatto, infatti avevo scritto, infatti, che avevo anche fatto quel tentativo al numero verde, ma che dopo un'ora e venti minuti ero stato dirottato nuovamente alla agenzia di Trecastagni.
Per completare la lettera, poi, l'Unicredit scrive "Le ricordiamo che il responsabile della filiale di Trecastagni, signor xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx) rimane a disposizione per ogni ulteriore comunicazione".
E quest'ultima è "bellissima", come se non avessi già richiesto il suo intervento, senza alcun esito, però.
Certo che leggere che la mia lettera "ha formato oggetto della nostra migliore attenzione" è veramente da incorniciare!
A questo punto data la sua buona lena per andare appresso alla vicenda, sembra d'uopo attuare un piano "B", ovvero, andare nel distributore interessato, fare un rifornimento di carburante d'importo pari a quanto sottratto indebitamente, dopodiché educatamente dire all'esercente un bel "NON TI PAGO" di "eduardiana" memoria.
RispondiEliminaUn giudice, col tempo, saggiamente stabilirà le ragioni