Ricevo, e pubblico, un'altra "letterina" dall'avv. Lina Arena.
Leggo Repubblica ed il supplemento che lei dirige e mi pare di aver notato in un trafiletto di un articolo pubblicato sull'ultimo numero del supplemento , una notazione che si riferiva certamente alla trasmissione della De Filippi, Uomini e donne. Mi sorprende un fatto: perchè tanto riserbo da parte della stampa nazionale sulla trasmissione di cui sopra è cenno ? i partecipanti ai quotidiani incontri tra Uomini e donne rivelano di essere affette da un disturbo che li rende nocivi non solo a loro stesse ma anche alla platea degli ignoranti che per svariati motivi li seguiamo. Addirittura una di queste signorinette che nei giorni scorsi ha scelto il suo compagno di vita ha riconosciuto, tra una battuta e l'altra, di essere in cura da circa sette mesi. Sia beninteso, non si tratta di dover proporre la censura di questo indegno spettacolo ma di invitare la curatrice ad essere più accorta e rimettere il tutto sul binario di una quasi normalità per consentire a persone , banali , leggere e modestamente acculturate, di trovare un sito o un luogo di pubblicità senza arrecare danno al pubblico degli ascoltatori. Le donne, in particolare , da una trasmissione del genere ne escono mortificate e degradate e si espongono a giudizi che involgono non solo la loro persona ma anche la società in generale che le vuole accasate e con un uomo al fianco. Per mio conto, è una vergognosa trasmissione che la stampa ed i critici non hanno scalfito nel timore di non disturbare i proventi di una famiglia di speculatori che da quella iniziativa trae ingenti guadagni. La De Filippi addirittura viene omaggiata e ringraziata per le occasioni di pubblicità che offre anche se l'occasione è degna di un'attività di prostituzione o di mortificazione nella dignità della persona. Mi scuso per il mio intervento, ma il vostro silenzio lo ritengo colpevole del degrado in cui versa la donna e la nostra società in generale.
Lina Arena
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