In questi giorni si fa un gran parlare della decisione del ministro all'Agricoltura (un ingegnere grillino, triestino) di trasferire soldi delle annualità 2021/2022 dalle regioni del sud a quelle del nord, nonostante che questi due anni siano una proroga "sic et simpliciter" della programmazione 2014/2020, quindi senza nessuna variazione.
Nonostante ciò il ministro ha deciso così, ma l'accordo non è passato e, quindi, la decisioni in Consiglio dei Ministri.
Purtroppo il Governo è spostato al centro-nord Italia, quindi le preoccupazioni che una ingiusto, e direi "fuori norma", spostamento delle risorse preoccupa tantissimo.
Ma mi preoccupo ancor di più perchè se questo è l'orientamento per un biennio nel quale non si dovrebbero spostare le percentuali, nemmeno di un punto centesimale, che succederà negli anni a seguire?
Ormai la strada pare tracciata: trasferire al nord le somme, tanto i politici del sud non insorgono ...
E tutti i politici meridionali quanto pesano in queste decisioni?
Certo che chi ha votato per il movimento 5 stelle, parlo degli agricoltori, spero che alle prossime elezioni si ricordino di questo momento.
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