Nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare della "dealcolazione" dei vini, ovvero della possibilità di ridurre il quantitativo di alcool nei vini prodotti all'interno dell'Unione Europea.
La vicenda scaturisce dalla discussione innescata a causa di alcuni paesi europei di poter estendere alla etichettatura IGP e DOP anche quei vini dealcolati, ovvero quei vini in cui la riduzione dell'acool si ottiene anche con viene aggiunta di acqua.
E la richiesta viene soprattutto dai paesi del "nord Europa", per ridurre l'assunzione di alcool, dannoso se assunto in quantità elevate, ma anche per "aggredire" quei mercati arabi in cui il consumo di vini è molto ridotto.
E tutto ciò, ovviamente, preoccupa i produttori di vino italiani, "creatori" di eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
A sentire queste cose cadono solo le braccia ... (per non dir di peggio)
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