La siccità siciliana pare sia subìta solo dagli agricoltori isolani, stante il silenzio totale delle istituzioni, e stante il silenzio totale di tutti i mass-media.
E però non appena c'è una grandinata al nord Italia, ecco che la notizia va su tutti i telegiornali, mentre la siccità siciliana, e le varie problematiche irrigue rimangono relegate nei "sottoscala".
Oggi vorrei ricordare come la "politica regionale" un tempo era attenta a queste problematiche, riportando la L.R. 13/88 e 13/90 "Perequazione dei maggiori costi di energia elettrica in favore delle imprese agricole" che prevedeva "Per far fronte ai maggiori costi determinati, a causa della grave situazione di siccità, dagli eccezionali consumi di energia elettrica per il sollevamento e la distribuzione di acqua irrigua, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere per tre campagne agrarie, ad iniziare dal 1988-1989 e comunque sino al ripristino delle condizioni di normalità, il contributo del 50 per cento sull'importo della fattura".
Cosa aggiungere: forse la politica agricola regionale si è adagiata su quel "bando siccagno" a firma dell'allora assessore on.le Cracolici?
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