Un'altra notte di botti, esplosioni, fontane di lava e cenere, cenere, cenere e lapilli, con ricaduta nei paesi etnei.
L'Etna non si ferma, non dà tregua e non passa giorno che i paesi alle falde del vulcano non vengano sommersi da un lungo e largo "velo" di cenere e pietrisco.
E anche la notte scorsa,, quindi, paesi sommersi dalla cenere e dal pietrisco.
Qui a fianco il tracciato del sismografo di Mascalucia, che evidenzia il tremore vulcanico, e qui sotto un bella foto di Fernando Famiani.
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