In un'Italia con un elevato tasso di disoccupazione notiamo come negli uffici pubblici, di qualunque settore, manca il personale.
Abbiamo assistito nell'ultimo trentennio al pensionamento di moltissimi funzionari, ma non abbiamo assistiti al ricambio necessario ed indispensabile.
Così oggi gli uffici pubblici risultano carenti di personale, ma al contempo oltre ad essere aumentato il carico di lavoro per persona, è aumentata (alla faccia della tanto sbandierata semplificazione) la quantità di adempimenti e di documenti da compilare per evadere qualunque tipo di "pratica".
Così negli uffici le carpette (o i faldoni) si accumulano, e nell'era digitale le risposte all'utenza divengono straordinariamente lunghe.
In questi trent'anni zero concorsi pubblici, zero affiancamento di giovani ai più anziani per l'eventuale prosecuzione del lavoro negli uffici.
E sulla "desertificazione" del personale non sembra che ci sia qualche spiraglio, continuerà così chissà ancora per quanto tempo.
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