Fra i tanti NO che l'Italia riesce ad esprimere, facendo sì che restiamo una nazione indietro alle altre, c'è quella del NO ai dissalatori.
La decisione stupisce e non se ne comprende il motivo, come se la siccità non fosse un dato certo, conclamato e che danneggia tutti.
Tempo fa ho riportato che in Egitto hanno già realizzato un dissalatore da 150 milioni di metri cubi annui, ed altri tre da 150 milioni di metri cubi annui stanno per essere completati.
In Israele la stessa cosa: i dissalatori da decine e decine di anni alimentano le reti irrigue e consentono la coltivazione dei campi.
La Spagna, per restare in Europa ha 765 dissalatori attivi, con una produzione di ben 5 milioni di metri cubi di acqua al giorno. Con questi dissalatori la Spagna riesce a soddisfare un fabbisogno idrico per uso irriguo ed industriale pari al 56%.
In Italia? Il NO sempre su tutto, e la desalinizzazione è appena al 4%.
L'art. 12 della Legge 60 del 17 maggio 2022 impone delle regole così severe per la realizzazione degli impianti di desalinizzazione, che forse è più facile fare una centrale nucleare.
L'art. 12 della Legge 60 del 17 maggio 2022 impone delle regole così severe per la realizzazione degli impianti di desalinizzazione, che forse è più facile fare una centrale nucleare.
Non riesco a capire perchè continuiamo a farci del male da soli, e non riesco a capire "il legislatore" da che parte sta.
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