Questa procedura Agea inserita al SIAN per la gestione dei preventivi, apparentemente "bella", è una cosa mostruosa.
Dovete inserire in un progetto dei preventivi? Beh ... allora pensateci almeno un mese prima, e non all'ultimo, altrimenti rischiate di non poter presentare il progetto o, peggio ancora, rischiate di non potervi aggiudicare i punteggi relativi ad eventuali acquisti.
Il sistema obbliga a richiedere i preventivi tramite richiesta da farsi sul sito, che manda (o manderebbe) delle PEC automaticamente.
Ma la PEC dobbiamo darla noi, come se fossimo i tenutari dell'elenco PEC di tutta Italia!
Ebbene: a volte le PEC non arrivano al destinatario, ma c'è anche da "sostituirsi" al "pubblico", ovvero si devono censire le ditte non già presenti all'interno dell'Agea (quale anagrafica).
Inoltre non sempre è possibile censire una ditta inserendo la partita IVA, ma il sistema richiede il codice fiscale dell'amministratore.
E io che ne so di quel codice fiscale??
Così inizia un giro vorticoso di telefonate fra il cliente e la ditta, fra la ditta ed i professionisti, con la ditta che chiede "ma a che serve il codice fiscale" e rimane incredula quando gli diciamo che il sistema non va avanti e che non possiamo richiedere i preventivi.
E come se non bastasse se le PEC non arrivano non c'è modo di rinviare la richiesta, si deve per forza (a morire, come si suol dire) contattare via mail l'help desk SIAN per richiedere lo sblocco del sistema ed il rinvio della richiesta tramite PEC.
Ma c'è di più! Se si sbaglia (e può capitare) ad inserire la PEC, anche per esempio dimenticando una lettera) il sistema non ti informa dell'errore, per cui puoi stare giorni e giorni ad attendere, settimane, mesi ... e nel frattempo il bando scade!
E le follie non finiscono qui, ma ve le racconto domani
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