18 maggio, 2023

Il prezzo del grano

Mi scrive il collega di Gela, dott. agr. Cristian Capizzello sollevando il problema del prezzo del grano, e
pubblico il suo messaggio.

Buongiorno collega... Una tantum ti scrivo e ti disturbo. 
Stavolta su un argomento che mi sta molto a cuore.
In questi giorni vedo una grande preoccupazione tra i cerealicoltori che tra qualche settimana andranno a raccogliere il Grano. Riguarda il prezzo che dovrebbe essere pagato. Si aggira sui 30 Euro Q.le
Se è vero questo sarebbe una bella mazzata.. ho fatto due conti alla femmina come si sul dire da noi.
Costo per Ha: seme 200 Euro, concimazione di fondo e di copertura 250 euro, diserbo 50 euro, gasolio per eseguire aratura, erpicatura, semina, rullatura, concimazione, diserbo, trebbiatura, trasporto, calcola 300 litri 350 euro,  e così arriviamo a 850 euro.. media produzione 25/30 (e dobbiamo essere fortunati) Q/ha x 30 Euro/Q e il Gioco e fatto...

E poi mi chiedo. Il prezzo del gasolio tra novembre e adesso è sceso di molto, il grano è sceso di molto, ma il pane viene venduto a 4.50 euro al kg ... strada senza uscita ... i nostri parlamentari le sanno queste cose?
ciao e buona giornata
Crtistian


Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa su ciò il gestore dl blog "Duro di Sicilia", che si occupa da decenni di grano duro, dei prezzi e delle evoluzioni a livello globale.
https://durodisicilia.wordpress.com/

8 commenti:

  1. Raccolgo con piacere l'invito di Corrado Vigo, mio ispiratore sul web, a rispondere a questa lettera...ma come sempre il mio commento non sarà accondiscendente verso questo genere di approccio alla questione granicola.
    Sono decenni che me ne occupo ed i commenti che leggo in queste occasioni (calo dei prezzi) sono sempre gli stessi, come se agricoltori e tecnici si trovassero per la prima volta in queste situazioni e come se ripetere i lamenti come un disco rotto risolvesse qualcosa.
    Potrei scrivere che la tecnica agronomica proposta per il territorio di Gela è del tutto errata ed inutilmente costosa (escludo che qualcuno faccia aratura da quelle parti ad esempio)...che la politica ha aiutato gli agricoltori per l'acquisto del gasolio agricolo con ben due provvedimenti: il primo nazionale sul credito d'imposta ed il secondo regionale con una forma di risarcimento diretto (non ancora liquidato), tali che messi insieme alla fine il gasolio agricolo dovrebbe costare meno di una annata media, dunque questi calcoli che leggo sul costo del gasolio sono anch'essi irrealistici.
    Ma il punto sostanziale è che sul libero mercato delle commodity, il prezzo non è per nulla regolato dai costi di produzione, ma esclusivamente da domanda-offerta...anche se i costi sono stati per qualsivoglia ragione enormi, se l'offerta è molto larga (a livello globale) o la domanda stretta, i prezzi saranno bassi, ma è capitato anche il contrario eppure non ho visto nessuno sollevare il problema.
    In generale credo che ci sia la possibilità che questi lamenti non facciano capire agli agricoltori il vero rischio che corrono, in assoluto il prezzo attuale non è basso infatti, visto che negli ultimi dieci anni in Sicilia, abbiamo avuto prezzi dai 18 ai 54 ma molto più spesso sotto i 30.
    Dunque per una opportuna strategia di vendita della prossima produzione, va tenuto conto del fatto che non è detto che siamo sui prezzi minimi, ma potrebbero ancora scendere tranquillamente.
    Lo faranno? Ancora è presto per dirlo perchè la produzione Italiana ed Europea è ancora in ballo e questo finale di stagione molto piovoso potrebbe mettere in apprensione gli operatori. Poi ci sono sempre le altre due incognite principali, ovvero la guerra in Ucraina che potrebbe riattizzarsi e la prossima produzione NordAmericana il cui esito è ancora incerto, visto che sta venendo seminata proprio in questi giorni.
    Molto dunque può ancora accadere ed il prezzo del grano duro per la prossima produzione non è ancora segnato ne in un senso ne nell'altro.

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    1. Granduro buongiorno, Ormai la forbice tra costi e ricavi é inesistente e se continua così le estensioni di grano faranno esattamente lo stesso percorso che ha fatto il cotone sulla piana di Gela.

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    2. ormai?...intanto io ancora devo raccogliere e poi vendere, per cui sui prossimi ricavi non posso sbilanciarmi...certo i costi sono aumentati ed è cosa sicura, ma prima di disperarmi eventualmente attenderò che maturino gli eventi ovvero i ricavi reali e non presunti...
      per il resto a conti fatti (reali) i 2 anni precedenti secondo i miei bilanci aziendali sono stati eccezionali per redditività....ed io dovrei mollare tutto e gli investimenti che ho fatto, perchè forse quest'anno guadagnerò poco o nulla?...
      ma è ovvio per chiunque pratichi l'agricoltura che prima o poi arrivi l'annata in cui non si guadagna o si perde molto...è così da sempre...ed è nella natura della attività agricola stessa esposta a mille rischi ed imprevisti.
      Poi se molti mollano alla fine per chi rimane è un vantaggio, minori produzioni inevitabilmente aumenteranno i prezzi come sempre è accaduto. Sei agronomo, suppongo giovane, ti invito a ripassare o a studiare, perchè temo che in economia agraria moderna non si tratti più...."il teorema della ragnatela"...lì è spiegato esattamente come si muovono i mercati agricoli e come sono condizionati dalla visione miope dei produttori agricoli.

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  2. Quando fai "cartello" è impossibile fare una previsione.

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    1. naturalmente non mi riferivo a te.

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    2. naturalmente avevo compreso....il fare "cartello" non sarebbe nella mia natura anarco-individualista

      In realtà fare previsioni è facilissimo, tutti le fanno, il problema casomai è azzeccarci.
      Ora, se ci fosse davvero un "cartello", ipotizziamo degli acquirenti, il prezzo ragionevolmente starebbe stabile su valori vantaggiosi per l'acquirente e minimi per il venditore quanto basta perchè non smetta di produrre....ma nella realtà sappiamo che così non accade, perchè il prezzo del grano duro anche all'interno della stessa annata va su e giù da valori elevatissimi a valori scarsi....questo cartello dunque lavora davvero male.
      Io credo invece che l'estrema variabilità del prezzo sia proprio sintomo del fatto che il mercato del grano sia complessivamente libero (a parte piccoli cartelli locali, questi sì, ma che possono pesare per qualche euro/quintale e che comunque sono aggirabili se si è un pò intraprendenti) e formi un prezzo che stabilmente non soddisfa nessuno, proprio perchè nessuno è capace di controllarlo.

      Tornando alle previsioni, io faccio sempre previsioni, il mio blog è basato sulla capacità di previsione del prezzo del grano e tu pensi che starei ancora attivo da più di 10 anni sul web se le mie previsioni fossero errate?
      Pensi che utenti sconosciuti pagherebbero per accedere ad i contenuti protetti di un blogger dal nome ridicolo senza arte ne parte.
      Evidentemente, se non li ho plagiati tutti, non solo è possibile fare previsioni, ma anche il più delle volte azzeccarci, più o meno con le stesse probabilità di una previsione del meteo.

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  3. Ho letto alcune volte il blog, ho avuto pensieri e reazioni discordanti. Anche sul raccolto e variazione di prezzo del 2022. Io ho "azzeccato" il prezzo piu alto.
    Non sono stato bravo mi sono semplicemente accontentato e non ho sperato di diventare "ricco".
    Molti e dico molti hanno voluto di piu, perdendo anche 20 cent sulla quotazione massima.
    Dicevo "cartello" , non per sentito dire o complottismo, ma di persone che hanno pubblicato su quotidiani intercettazioni inerenti la vendita/speculazione del grano.

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    1. beh allora se ci leggi, saprai che nel 2022 abbiamo venduto tutto al Raccolto....prendi i soldi e scappa era lo slogan.
      E nel 2021 abbiamo atteso l'aumento dei prezzi dopo l'estate.
      Non so quali siano queste intercettazioni inerenti la vendita/speculazione sul grano duro...segnalamele, non vedo l'ora di pubblicarle.

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