Il lago di Lentini rappresenta l'emblema dell'immobilismo della politica agricola siciliana, spiacevole a dirsi e difficile anche ad accettarsi.
Potrei condensare il post con un titolo, quasi da film porno "ce la fanno vedere e non ce la fanno toccare", ovviamente parlo dell'immensa quantità di acqua presente in questi ultimi anni, parzialmente utilizzata per alimentare l'area industriale di Siracusa, tramite la condotta ex ICORI, ma scarsamente utilizzata per fini agricoli.
Potrei condensare il post con un titolo, quasi da film porno "ce la fanno vedere e non ce la fanno toccare", ovviamente parlo dell'immensa quantità di acqua presente in questi ultimi anni, parzialmente utilizzata per alimentare l'area industriale di Siracusa, tramite la condotta ex ICORI, ma scarsamente utilizzata per fini agricoli.
A fronte di 134,55 milioni di metri cubi di acqua invasabili alla data del 1° aprile (con i dati non aggiornati dell'Autorità di Bacino) erano presenti ben 91,29 milioni di metri cubi.
Acqua da dissetare la piana di Catania per due anni consecutivi.
Eppure l'acqua c'è, la guardiamo quando transitiamo dalla strada statale n. 385 Catania - Caltagirone, e sospiriamo, sperando che prima o poi oltre a noi se ne accorgano i politici, predisponendo un serio piano di interconnessione del lago di Lentini con tutto il resto delle opere irrigue consortili e, magari, realizzando in parte delle sponde dello stesso lago un impianto fotovoltaico per l'autoapprovvigionamento energetico per il pompaggio ed il rilancio delle acque.
Ma come ho scritto all'inizio: ce la fanno vedere e non ce la fanno toccare, come un titolo di un film pornografico.
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