Qualche giorno fa vedendo questo bel campo di fagiolino, a Floridia, pensavo a tutta l'ortofrutta importata dalla Spagna, o peggio dall'Olanda.
E mi chiedevo a che servisse questa estensione, se poi nei supermercati non troviamo il prodotto locale.
Solo a rifornire il mercato locale o gli ambulanti? Troppo poco!
Bisogno in ogni modo sensibilizzare tutti a consumare i proprio prodotti, così come altre nazioni ed anche altre regioni d'Italia fanno già.
Almeno aiutiamo i nostri produttori.
Mi capita di non comprendere i tuoi suggerimenti o le tue proteste. In tema di fagiolini e di prodotti locali , inviti il pubblico dei consumatori a comprare ciò che si produce in loco. Ebbene, dimentichi che il supermercato è il luogo dove la casalinga del ceto medio fa i suoi acquisti quotidiani e dove trovi magari il fagiolini coltivato a Ragusa.La rappresentante delle elite o delle classi cult o bbbbene, compra nei negozi del commercio biologico dove i prodotti costano per tre volte tanto e sono pessimi anche alla vista.Tu sconosci il gusto e le abitudini delle casalinghe bene o delle signore impegnate sul fronte della sinistra che comprano solo nei negozi del commercio equo e solidale dove di solidale c'è la signora che ti aiuta a mettere i prodotti nella busta che hai portato da casa. Io non vado mai in questi negozi raffinati dove credo che la frode sia all'ordine del giorno. E non credo poi che il prodotto sia buono.
RispondiEliminabuoni questi fagiolini locali
RispondiEliminaalmeno sono freschi
Ad una tizia che gestisce uno dei negozi citati da linarena io dico sempre che il commercio è sicuramente solidale (per i commercianti) ma per niente equo (per chi acquista).
RispondiEliminada quello che si vede dalla foto devo dire che si tratta di un bravo agricoltore. Posso immaginare i costi di produzione che sta affrontando, speriamo bene.
RispondiEliminaAuguri e continui così.
Devo essere obiettivo...Linarena ha ragione.
RispondiEliminaNei negozi che commercializzano prodotti biologici "freschi", in realtà quasi sempre espongono merce di 2° e 3° scelta, orrendi e, date le condizioni in cui versano, tutt'altro che ..salutari. Biologici, certo, ma non sono altro che lo scarto "BIO" che le catene commerciali della Grande Distribuzione non degna di uno sguardo. Chi scrive , ahimè,è stato un controllore dei prodotti biologici per 8 anni...
Fabrizio La Carrubba