Mi sono imbattuto in questo ... farmers market in mezzo alla strada, senza Dia, senza tracciabilità, senza condizionalità, senza planimetria quotata, senza piano di concimazione, senza ... niente ....
A proposito di tracciabilità...quello che segue è una dichiarazione che ho raccolto per il mio giornale,che non può non essere postata in questo blog:
"Arrivata a casa,a Catania,non volevo credere a quello che mi faceva notare mia nipote.Avevo acquistato a Trecastagni,nel mercatino domenicale,dell'aglio cinese. Sono preoccupata! E,la mia preoccupazione nasce dal fatto che la confezione riporta diciture solo in cinese. Cosa contiene quest'aglio? Forse,nella confezione c'è scritto,ma non capisco il cinese. Sono ignorante,ho insegnato per trent'anni solo latino e greco... prof.Maria Privitera-Catania" *************** Fin qui,la "primizia" della dichiarazione della professoressa,domani,su questa "faccenda",pubblicherò e leggerete tutto il resto. Intanto,la TRACCIABILITA' è un prodotto made in RPC,ovvero in Cina? Cordialità,Orazio Vasta
Pero' il banchetto è vuoto. Forse avevano gia arrestato il proprietario. Tornando a noi, l'aglio cinese è qui perche di aglio 'nostro' ce n'è veramente poco perche ci sono meno produttori disposti a coltivarlo. Al mercato all'ingrosso in primavera negli ultimi anni ho notato che il numero di camion di aglio si è piu che dimezzato (facciamo un 70% in meno rispetto alla fine degli anni 90) ed anche il periodo in cui arrivano tali camion si è ridotto. Quindi che si fa? si mangia altro, niente aglio? No c'è quello cinese che è stato raccolto, trasportato, lavorato/confezionato, trasportato, caricato su nave/aereo (ma sull'aereo non ci giurerei), scaricato, trasportato, stoccato, trasportato, venduto e possibilmente trasportato e rivenduto. Ora questi sono passaggi contati un po alla fimminina ma non dovrebbero discostarsi tanto dalla realtà. Una considerazione generale nasce spontanea: ma come fanno a costare cosi poco le cose che arrivano dalla cina?
Trecastagni, è sbarcato l'aglio cinese TRECASTAGNI(*ova*)"Arrivata a casa,a Catania,non volevo credere a quello che mi faceva notare mia nipote.Avevo acquistato a Trecastagni,nel mercatino domenicale,dell'aglio cinese".Incredula e un pò preoccuppata,Maria Privitera,insegnante in pensione:"La mia preoccupazione-dice la professoressa-nasce dal fatto che la confezione riporta diciture solo in cinese. Cosa contiene quest'aglio?Forse,nella confezione c'è scritto,ma non capisco il cinese.Sono ignorante...lo confesso.Ho insegnato per trent'anni latino e greco". "Chiariamo subito-dice il capitano Sebastiano Forzisi,comandante della locale Polizia municipale-che la professoressa Privitera non ha acquistato l'aglio cinese al "mercatino domenicale", riconducibile a quello che si svoge da decenni in Piazza S.Alfio,un mercatino autorizzato,ma negli stand domenicali della "Festa del castagno",fra Piazza Marconi e Piazza Aldo Moro,manifestazione organizzata dal comune ,ma gestita da terzi.Nel mercatino di Piazza S.Alfio,posso assicurare,che vengono esposti e venduti prodotti provenienti dall'area etnea,come frutta e verdura". "Comunque sia andata la faccenda-commenta Alfio Barbagallo,presidente della locale sezione dell'Associazione Nazionale Carabinieri-sarebbe opportuno un controllo anche negli stand delle sagre da parte degli organi preposti.Il Comando della Polizia Municipale di Pedara e l'Arma dei Carabinieri dello stesso luogo lo hanno già fatto". Alfio Gambino-del forum on line "alservizioditrecastagni":"Sembra quasi un beffa ritrovare un prodotto "made in Cina" come l'aglio nelle piazze di Trecastagni, che per secoli è famoso per la vendita dell'aglio nostrano durante la festa di S.Alfio". Preoccupato Roman Clarke,vicesegretario del Movimento per l'Indipendenza della Sicila:"Sebbene i soliti "bastian contrari" siano pronti a decantare le qualità organolettiche di tale prodotto asiatico, la verità è che la ricaduta sanitaria ed occupazionale in Sicilia di merci alimentari prodotte in Cina è quantomeno allarmante". In sintonia con Clarke,l'agronomo trecastagnese Corrado Vigo:"L'invasione dei prodotti cinesi preoccupa non solo per i prezzi che vanno in concorrenza sleale ai nostri, a causa dei costi della manodopera irrisori, ma soprattutto perchè non sappiamo cosa mangiamo". "Ma-dice Tommaso Medici,segretario del Pdci,che c'entra l'aglio cinese con la Festa del castagno? E,alla professoressa è stato detto che si trattava di aglio cinese? Evidentemente no.Ma chi controlla?". Orazio Vasta ************* dal Giornale di Sicilia-edizione di Catania del 14 novembre 2008 ,pag. 34
A proposito di tracciabilità...quello che segue è una dichiarazione che ho raccolto per il mio giornale,che non può non essere postata in questo blog:
RispondiElimina"Arrivata a casa,a Catania,non volevo credere a quello che mi faceva notare mia nipote.Avevo acquistato a Trecastagni,nel mercatino domenicale,dell'aglio cinese.
Sono preoccupata!
E,la mia preoccupazione nasce dal fatto che la confezione riporta diciture solo in cinese.
Cosa contiene quest'aglio?
Forse,nella confezione c'è scritto,ma non capisco il cinese.
Sono ignorante,ho insegnato per trent'anni solo latino e greco...
prof.Maria Privitera-Catania"
***************
Fin qui,la "primizia" della dichiarazione della professoressa,domani,su questa "faccenda",pubblicherò e leggerete tutto il resto.
Intanto,la TRACCIABILITA' è un prodotto made in RPC,ovvero in Cina?
Cordialità,Orazio Vasta
http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/aglio-cinese-trecastagnictun.html
RispondiEliminachi pozzu accattari 'docu?
RispondiEliminaPero' il banchetto è vuoto. Forse avevano gia arrestato il proprietario.
RispondiEliminaTornando a noi, l'aglio cinese è qui perche di aglio 'nostro' ce n'è veramente poco perche ci sono meno produttori disposti a coltivarlo. Al mercato all'ingrosso in primavera negli ultimi anni ho notato che il numero di camion di aglio si è piu che dimezzato (facciamo un 70% in meno rispetto alla fine degli anni 90) ed anche il periodo in cui arrivano tali camion si è ridotto.
Quindi che si fa? si mangia altro, niente aglio? No c'è quello cinese che è stato raccolto, trasportato, lavorato/confezionato, trasportato, caricato su nave/aereo (ma sull'aereo non ci giurerei), scaricato, trasportato, stoccato, trasportato, venduto e possibilmente trasportato e rivenduto. Ora questi sono passaggi contati un po alla fimminina ma non dovrebbero discostarsi tanto dalla realtà. Una considerazione generale nasce spontanea: ma come fanno a costare cosi poco le cose che arrivano dalla cina?
Trecastagni, è sbarcato l'aglio cinese
RispondiEliminaTRECASTAGNI(*ova*)"Arrivata a casa,a Catania,non volevo credere a quello che mi faceva notare mia nipote.Avevo acquistato a Trecastagni,nel mercatino domenicale,dell'aglio cinese".Incredula e un pò preoccuppata,Maria Privitera,insegnante in pensione:"La mia preoccupazione-dice la professoressa-nasce dal fatto che la confezione riporta diciture solo in cinese. Cosa contiene quest'aglio?Forse,nella confezione c'è scritto,ma non capisco il cinese.Sono ignorante...lo confesso.Ho insegnato per trent'anni latino e greco". "Chiariamo subito-dice il capitano Sebastiano Forzisi,comandante della locale Polizia municipale-che la professoressa Privitera non ha acquistato l'aglio cinese al "mercatino domenicale", riconducibile a quello che si svoge da decenni in Piazza S.Alfio,un mercatino autorizzato,ma negli stand domenicali della "Festa del castagno",fra Piazza Marconi e Piazza Aldo Moro,manifestazione organizzata dal comune ,ma gestita da terzi.Nel mercatino di Piazza S.Alfio,posso assicurare,che vengono esposti e venduti prodotti provenienti dall'area etnea,come frutta e verdura".
"Comunque sia andata la faccenda-commenta Alfio Barbagallo,presidente della locale sezione dell'Associazione Nazionale Carabinieri-sarebbe opportuno un controllo anche negli stand delle sagre da parte degli organi preposti.Il Comando della Polizia Municipale di Pedara e l'Arma dei Carabinieri dello stesso luogo lo hanno già fatto".
Alfio Gambino-del forum on line "alservizioditrecastagni":"Sembra quasi un beffa ritrovare un prodotto "made in Cina" come l'aglio nelle piazze di Trecastagni, che per secoli è famoso per la vendita dell'aglio nostrano durante la festa di S.Alfio".
Preoccupato Roman Clarke,vicesegretario del Movimento per l'Indipendenza della Sicila:"Sebbene i soliti "bastian contrari" siano pronti a decantare le qualità organolettiche di tale prodotto asiatico, la verità è che la ricaduta sanitaria ed occupazionale in Sicilia di merci alimentari prodotte in Cina è quantomeno allarmante".
In sintonia con Clarke,l'agronomo trecastagnese Corrado Vigo:"L'invasione dei prodotti cinesi preoccupa non solo per i prezzi che vanno in concorrenza sleale ai nostri, a causa dei costi della manodopera irrisori, ma soprattutto perchè non sappiamo cosa mangiamo".
"Ma-dice Tommaso Medici,segretario del Pdci,che c'entra l'aglio cinese con la Festa del castagno? E,alla professoressa è stato detto che si trattava di aglio cinese? Evidentemente no.Ma chi controlla?".
Orazio Vasta
*************
dal Giornale di Sicilia-edizione di Catania
del 14 novembre 2008 ,pag. 34
Avete scoperto l'America, cosa vi sconvolge abbiamo utilizzato da sempre l'aglio cinese, quindi....
RispondiEliminahttp://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/i-principi-di-tracciabilit-devano.html
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