03 novembre, 2008

un cero

Un cero. Anzi tanti. Accendiamoli per far sì che un "prece" arrivi all'orecchio del Presidente del Consiglio per far "ragionare" il Ministro Luca Zaia.
Forse non sa che al sud c'è una Italia che lavora, che produce, che ha anch'essa problemi immensi, e che è stata abbandonata.
Anche Berlusconi mi sembra perplesso ...

6 commenti:

  1. non hai capito che molto dipende dai politici locali e dalla stampa?Se il senatore Firrarello deve brigare con la Finocchiaro per avere garentito il finanziamento per il palazzo di giustizia a Bronte come si può pretendere che certi problemi involgenti l'economia siciliana in generale vengano seguiti o attenzionati da soggetti che puntano solo sul particulare, sul locale? In altri termini su ciò che può garentire una massa e una messe di voti ? Dalle nostre parti, ciò che è carente è la comunicazione libera e veramente aperta a tutte le correnti di pensiero ed a tutti gli interessi economici ivi compresi quelli che hanno ancora il simbolo della falce e martello.Per costoro verrà il tempo in cui si accorgeranno che la falce e il martello sono stati soppiantati da strumenti moderni e più civili e il martello ... se lo daranno in testa.Anche la stampa è stata responsabile di tanti ritardi ideologici perchè meno si conoscono gli eventi storici del passato e più si insiste ancora nel duplicarli in nome di una società di eguali e di liberi dal bisogno.

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  2. Volendo e, ovviamente, con il dovuto rispetto ad avercene le possibilità reali ci si potrebbe rivolgere anche ai seguenti Signori:
    1. ALFANO Angelino
    2. BERNARDINI Rita
    3. BERRETTA Giuseppe
    4. BRIGUGLIO Carmelo
    5. BURTONE Giovanni Mario Salvino
    6. CAPODICASA Angelo
    7. CARDINALE Daniela
    8. CARRA Enzo
    9. CATANOSO Basilio
    10. CAUSI Marco
    11. COMMERCIO Roberto Mario Sergio
    12. CRISTALDI Nicolo'
    13. D'ANTONI Sergio Antonio
    14. DI MAURO Giovanni Roberto
    15. DRAGO Giuseppe
    16. FALLICA Giuseppe
    17. FONTANA Vincenzo Antonio
    18. GAROFALO Vincenzo
    19. GENOVESE Francantonio
    20. GERMANA' Antonino Salvatore
    21. GIAMMANCO Gabriella
    22. GIBIINO Vincenzo
    23. GIUDICE Gaspare
    24. GRANATA Benedetto Fabio
    25. GRIMALDI Ugo Maria Gianfranco
    26. LA LOGGIA Enrico
    27. LATTERI Ferdinando
    28. LEANZA Nicola
    29. LEVI Ricardo Franco
    30. LO MONTE Carmelo
    31. LO PRESTI Antonino
    32. LOMBARDO Angelo Salvatore
    33. MANNINO Calogero
    34. MARINELLO Giuseppe Francesco Maria
    35. MARTINO Antonio
    36. MARTINO Pierdomenico
    37. MESSINA Ignazio
    38. MICCICHE' Gianfranco
    39. MINARDO Antonino
    40. MISURACA Dore
    41. NARO Giuseppe
    42. PAGANO Alessandro Saro Alfonso
    43. PALUMBO Giuseppe
    44. PRESTIGIACOMO Stefania
    45. ROMANO Francesco Saverio
    46. RUSSO Antonino
    47. RUVOLO Giuseppe
    48. SALTAMARTINI Barbara
    49. SAMPERI Marilena
    50. SCALIA Giuseppe
    51. SCAPAGNINI Umberto
    52. SCILIPOTI Domenico
    53. SIRAGUSA Alessandra
    54. STAGNO D'ALCONTRES Francesco
    55. TORRISI Salvatore

    stante che tutti Loro si sono assunti l'impegno di rappresentarci alla Camera o, trattandosi appunto di camera, è stato travisato l'oggetto del mandato e fanno solo salotto?
    La cosa è seria, tremendamente seria, e così come si candidano con nome e cognome allo stesso modo dovrebbero personalmente dare conto del proprio operato in ossequio al mandato ricevuto dal popolo sovrano (e non è un gioco di parole).
    Linarena sostiene che puntano sul particulare e sul locale; io mi fermerei al particulare di Guicciardiana ispirazione.

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  3. "Sono fiero di essere siciliano!"...BESTEMMIA!
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    Ho postato sul mio blog il duetto dei famosi comici Picone e Ficarra dal titolo "Fiero di essere siciliano" ,uno spaccato forte e provocatorio sulla bestemmia più consumata in Sicilia dai siciliani:"Sugnu fiero di essere siciliano!",appunto...BESTEMMIA!
    La nostra Patria-LA SICILIA- è offesa da questi attestati di fierezza, che si traducono in askarismo,dai Palazzi "in" al sottoscala proletario...E i fatti mi danno,purtroppo,ragione...Il presidente Lombardo,che tanti proclami fa,ha fatto e farà,per la Sicilia ,dimentica un "piccolo" particolare:ma, quannu pensa di applicare lo Statuto speciale di Autonomia? Intanto,ovviamente,anche lui "è fiero di essere siciliano!"...Orazio Vasta
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    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano!
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano!


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché… Europa, Africa, Occidente, Oriente…è proprio la posizione che è comoda…
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché siamo nati comodi.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché…questo mare, queste spiagge, questo sole..
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché a parte questo mare, queste spiagge, questo sole…
    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché da noi è nata la civiltà.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché da noi è nato Emilio Fede.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché almeno Castelli è nato altrove.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché almeno altrove hanno qualcuno che li difende…
    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché… Arabi, Francesi, Spagnoli, Borboni… abbiamo resistito a più di mille invasioni.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché va bene le invasioni! Ma dare 61 deputati su 61 a Forza Italia… non c'avrebbero sperato neanche i Borboni.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché ci adattiamo a qualsiasi cosa.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché di accontentiamo di qualsiasi cosa.


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché… "aspetta… calma… ma che fretta c'è…".
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché… "aspetta… calma… ma che fretta c'è…".

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché guardo il nostro cielo e penso che ha ispirato mille poeti…
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché guardo il rubinetto secco e "mi sovvien l'eterno".


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché di qualsiasi cosa ne cogliamo sempre l'aspetto comico.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché non prendiamo mai niente sul serio.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano, quando vedo per la mia città carovane di turisti, quasi sempre tedeschi, in pantaloncini corti a Dicembre e dico: "ma questi ad agosto come verranno???".
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché ancora oggi sento dire: "lascia perdere, è sempre stato così, ma chi te lo fa fare…".


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché siamo ottimisti.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché rispetto all'Europa, anche a voler essere ottimisti, siamo vent'anni indietro.

    Ficarra: io sono fiero perché se Dio vuole fra vent'anni li raggiungiamo.
    Picone: io mi vergogno perché nessuno s'indigna più per una Palermo-Messina inziata 40 anni fa e mai finita.


    Ficarra: io sono fiero perché pur di lavorare onestamente ci facciamo ancora 3mila km.
    Picone: io mi vergogno perché ancora oggi sento dire "ai tempi della Dc mangiavano ma facevano mangiare…".

    Ficarra: io sono fiero perché da noi la famiglia ha ancora un senso! …alle volte due.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano, perché se mi capita di essere chiamato mafioso a Milano, internamente mi scatta una sensazione di potere.


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché Falcone, Borsellino, padre Puglisi… sono siciliani.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché Falcone, Borsellino, padre Puglisi… ERANO siciliani.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché Libero Grassi ne era fiero.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché internamente penso che Libero Grassi se l'è cercata.


    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché mi sento di appartenere a qualcosa di grande.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché ci mancherà sempre qualcosa per diventare grandi.

    Ficarra: io sono fiero di essere siciliano perché è la cosa più bella che mi ha lasciato mio padre.
    Picone: io mi vergogno di essere siciliano perché è l'unico modo per farmi sentire.


    Ficarra: io sono fiero di averla lasciata questa Sicilia così un giorno potrò dire ai miei figli "lo vedi che cosa ti ho risparmiato?".
    Picone: io invece non la voglio lasciare questa Sicilia. Non la voglio lasciare, così… perché voglio vincere!

    Pubblicato da Orazio Vasta -a raika blog

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  4. Dimenticavo di dire, a scanso d'ogni possibile equivoco, che i nomi e cognomi sono stati prelevati dal sito del Parlamento Italiano.
    Bisognerebbe utilizzare a fondo i siti istituzionali.

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  5. A PRPOSITO DI...DISASTRI POLITICI....
    http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/alla-cortese-attenzione-con-preghiera.html

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  6. penso che il ministro zaia senta solo le preci padane...non capisce il siciliano, pargliamogli in veneto...forse capirà!!!

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