Capita sempre più spesso di leggere “sciocchezze” come questa della foto, inviatami da “bimbo scemo”: al di là del nome errato, ciò che stupisce è che nella miriade di norme per la tracciabilità, nella miniera fantasiosa legiferativa, nella miniera labirintica delle circolari … si fa di tutto, ma … le varietà vendute … non corrispondono alla realtà. MIOCAWA????? o SATSUMA MIYAGAWA … e chi glielo ha detto che era MIO CAWA e non SUO CAWA??????
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
:-)! E la cosa è diffusa. Ma chi glielo dice all'ambulante vicino casa mia che la palma Feniks non esiste e che quelle si chiamano Phoenix canarinesis?! Ma visto che le piante tra l'altro sono sprovviste di passaporto si può scrivere questo ed altro. E il punteruolo ringrazia, s'è pure mangiato la mia tesi!
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