07 novembre, 2009

La rottamazione del PAI

"Buongiorno" entrando nel PAI STORE di Palermo. "Buongiorno", risponde la gentile signorina. "Avrei un PAI da rottamare, quanto me lo valutate, e soprattutto quanto costa quello nuovo?" "Sa ... quello nuovo consuma un pò di meno, ma ha bisogno di più tempo per farlo funzionare". "Ma quanto costa?" "E' in promozione natalizia, e se non vuole il culotto termico, e l'attrazione integrale, e senza manuale ... le faccio un prezzo da amico: 25.000 euro, e mi prendo in cambio il vecchio". "Che versione è: la 1, la 2 o la 3?" "L'ultima: la 6.8 beta!" "La carta è compresa?" "NO, ma a 10.000 euro gliela diamo. E non si dimentichi il condimento, va pagato a parte: altri 31.000 euro" "E quanto viene il conto?" "Solo 94.000 euro, perchè ci sono i rimborsi vari" "Cosa sono?" "Meglio che non glielo dico, altrimenti le debbo far pagare anche i rimborsi eventuali". L'uomo prende il PAI nuovo di zecca, paga appena 94.000 euro, come da scontrino allegato e uscito dal PAI STORE va a casa, ma si accorge che il PAI non funziona. Si blocca. Come mai? Niente, è uscita, nel frattempo, la versione 7.4bis....e l'uomo inizia a pensare di rinchiudersi in convento.
Tratto dalle confessioni di un agronomo pentito.......

5 commenti:

  1. E' triste e penoso pensare che un blog come questo, nato forse per ben altri motivi, sia diventato l'organo ufficiale degli agronomi siciliani.
    E' triste e penoso perchè ci troviamo tutti in questa situazione data dall'inettitudine di chi è preposto ad amministrare, ad emanare bandi, misure e sottomisure.
    E' triste e penoso avere simili direttori generali, in tutti gli assessorati.
    E' triste e penosa la completa immobilità degli ordini e delle associazioni di categoria.
    E' triste e penoso aprire 20 volte al giorno la pagina di questo blog alla ricerca di novità e notizie che in nessuna altra parte si trovano.
    Cosa fanno i nostri ordini e la federazione regionale?
    Molti o quasi tutti i componenti del consiglio degli ordini sono colleghi di scrivania di coloro i quali hanno determinato la situazione in cui ci troviamo.E molte volte non vogliono e non possono dire e fare quello che dovrebbero. I pochi rappresentanti liberi professionisti vengono accontentati con degli incarichi e simili lavoretti e stanno buoni.
    Molti ordini si limitano a delle ospitate con banchetto finale per delucidarci sulle follie del'assessorato presentandoceli come un prodigio dell'intelligenza di chi lo ha concepito.
    Per fortuna esiste questo blog, dove le persone libere possono discutere dei problemi che incombono.
    Sarebbe ora di incontrarci fisicamente per affrontare il problema e trovare le possibili soluzioni. Fissiamo una data, un luogo, l'ordine del giorno lo sappiamo già.
    Facciamolo prima che sia troppo tardi. Il 2013 è già alle porte ed ancora non è "partita" nessuna misura.

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  2. Ammetto che è un piacere vedere gli accessi al blog, ma non voglio che il blog sia una fonte ufficiale.
    E' solo un luogo dove incontrarsi per discutere delle problematiche non solo agricole, ma di tutti i giorni, anche se ultimamente...ci fanno ridere le scempiaggini del nostro mondo professionale.
    Ecco il perchè della "storiella" della rottamazione del PAI.
    Il blog è una voce libera e tale deve rimanere.
    E qui non si censura nessuno, eccezion fatta quelli che insultano.
    Grazie a tutti quelli che leggete e commentate, ma soprattutto un grazie va a tutti quelli che leggono il blog in silenzio, ma poi in privato e/o per email condividono la battaglia per la semplificazione della nostra vita.

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  3. Se non ci fosse il blog non apprenderemmo notizie imporanti,e senza filtro.MA se non ci fosse il blog non potremmo sorridere ogni tanto.
    Grazie Corrado.
    Mario

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  4. Colloquio tra il presunto medico, il famoso Dott. AAFF, e l'ammalata, la N.D. Agricoltura:

    - Io stò morendo e Tu che fai?

    - PAI!!!!

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  5. Questo post fa ridere e piangere nello stesso momento. A saperlo prima invece di una laurea mi prendevo l'ECDL base e diventavo consulente informatico della regione!
    Ci vorrebbe un blog così e un Corrado Vigo per ogni ambito sociale. Sembra che solo il fiato sul collo li fa rigare dritti ormai!

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