Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
SEI I CAA FOSSERO RESPONSABIIZZATI E CONTROLLATI COME SERVIZIO A DISPOSIZIONE DELL'UTENZA E SI SOSTITUISSE A QUESTA MANGIATOIA DEL SIAN, RENDENDO UN SERVIZIO TOTALMENTE GRATUITO AI PRODUTTORI CON TUTTE LE RESPONSABIITA' DEL CASO-IMPONENDO AI CAA L' UTILIZZO DI TECNICI E PERSONE COMPETENTI PER I CONTROLLI E QUINDI COME SOPRA DETTO ALLE RESPONSABILITA' ED NELLO STESSO TEMPO ALLO SNELLIMENTO E SEMPLIFICAZIONE DELLA LIQUIDAZIONE DELLE PRATICHE - TUTTO VERSANDO AI CAA LO STESSO IMPORTO CHE VIENE DATO AL SIAN CHE CREA PIU' BUROGRAZIA ED INEFFICENZA - E SOTTOPORRE TUTTI I CAA A CONTROLLI DA PARTE DELLA PUBBLICA AMMINISTAZIONE SEVERI E VERI. COSI' NON AVREMMO DEI VUOTI BUROGRATICI PER ESEMPIO COME LA CHIUSURA DEL SERVIZIO FINO AL 23 C.M. SENZA MOTIVAZIONE WW E FERIE, CHE SONO D'ACCORDO MA NON SI INTERROMPE UN SERVIZIO PUBBLICO :::::::::
RispondiEliminaNon vado mai in ferie. Le sconosco. E' materia per fittavoli, contadini, salariati, operai di basso livello, funzionari pubblici assessori e onorevoli all'odore di pistacchio.
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