Ho criticato il P.A.I. (il Piano Aziendale degli Investimenti) che l’Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana ci ha dato “coattamente”, nonostante fosse una riedizione di quello del Lazio, in lungo ed in largo.
Ho fatto la carrellata dei PAI di tutte le Regioni d’Italia, ma … solo noi ed il Lazio abbiamo quel maledetto “file” in Access costato quanto una Rolls Royce, ma … non funzionante al pari delle Rolls.
Tanti anni fa una pubblicità della Rolls Royce alle radio Londinesi era imperniata su 30 secondi di assoluto silenzio. Poi uno speaker diceva “vi abbiamo fatto ascoltare il rumore di funzionamento di un motore Rolls Royce”, e la pubblicità finiva lì!
Ma ritorniamo al PAI … ebbene: quando abbiamo presentato i primi progetti con la Misura 121, con la versione PAI 2.0 o 2.1 o 2.1 bis (e chi più ne ha più ne metta) abbiamo inserito i dati e il maledetto “file” ha restituito dati ed indici, non si sa bene come elaborati, perchè a questa domanda mai nessuno ha voluto rispondere, tranne il dott. Francesco Ciccarella (l’estensore del PAI) che ci ha detto all’IPA di Catania “è una specie di frullatore”!
Nelle istruttorie che gli Ispettorati stanno facendo in questi giorni, dobbiamo aggiornare il PAI dalla versione “vattelappesca” alla 3.0 … l’ultima … e … sorpresa: nonostante i dati non cambiano, nonostante non facciamo null’altro che effettuare l’importazione dei dati dalla vecchia versione alla nuova … i risultati finali cambiano! E non solo quelli dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, ma soprattutto quelli degli Indici …
Mi chiedo, quindi: a che serve questo PAI? A chi è servito? Che affidabilità dà?????
Ci date la formula con la quale elabora i dati?
E’ mai possibile che dobbiamo perdere tempo appresso a queste cose malfunzionanti e soprattutto inutili … evidentemente è venuto il momento di scrivere una bella favola … la favola del PAI FATATO …
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
La verità è che questa Direzione Assessoriale non ha il coraggio di sostituirlo.
RispondiEliminaE poi con che cosa?
Mi corre l'antipatico obbligo di dire : CHE T'AVEVO DETTO?
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