Ricevo da Fabrizio La Carrubba e pubblico.
Caro Corrado,
ti chiedo cortesemente di pubblicare l' appello che segue, e chiedo a chiunque lo legga di investire qualche minuto del proprio tempo ad inviarlo via e-mail ai destinatari in indirizzo...ne va del futuro di tutte le attività economiche, agricoltura compresa, anzi..soprattutto l' agricoltura!
Fabrizio
URGENTE: Appello per modifica DL Rinnovabili a difesa del fotovoltaico
APPELLO
Chiedo di modificare il testo sul fotovoltaico, presente nel DL di recepimento delle direttive comunitarie per la promozione delle fonti rinnovabili, in modo da garantire continuità al settore.
Raggiunto l’obiettivo degli 8.000 MWp non è assolutamente ammissibile la sospensione degli incentivi senza prima aver definito il nuovo quadro incentivante.
Il fotovoltaico dà lavoro a decine di migliaia di persone in Italia e nel 2010 le aziende italiane attive nel fotovoltaico hanno raggiunto un fatturato totale di circa 40 miliardi di Euro, contribuendo al PIL nazionale per oltre il 2%: senza il fotovoltaico avremmo un PIL 2010 in calo rispetto al 2009 e meno introiti per l’erario italiano di 2 miliardi di Euro.
MOTIVAZIONI
Perché dobbiamo evitare che venga approvato il testo che sospende gli incentivi una volta raggiunto il tetto degli 8.000 MWp
Essendo previsto il raggiungimento degli 8.000 MWp
già entro l’estate (tra impianti collegati e in via di collegamento siamo infatti già a circa 7 GWp) un simile testo porterebbe a:
1) - - un blocco immediato da parte delle banche dei finanziamenti di nuovi impianti perché i tempi di connessione sono sempre lunghi e incerti e pertanto non si può essere sicuri di rientrare negli ultimi 1.000 MWp disponibili
2) - un conseguente stop del mercato e una inevitabile crisi delle aziende del settore
Credo sia opportuno ricordarle i vantaggi del fotovoltaico, per aiutarla a comprendere l’errore che sta per fare (che voglio pensare sia ancora evitabile):
a) - il fotovoltaico ha raggiunto in poco più di 2 anni una quota del fabbisogno di energia elettrica nazionale pari a circa il 3%: nessun altra tecnologia energetica è in grado di raggiungere simili obiettivi in così breve tempo e con così ampio consenso popolare. Inoltre il fotovoltaico produce nei pressi del punto di consumo, riducendo drasticamente le perdite di trasporto dell’energia elettrica che nel 2009 hanno coperto il 10% circa della produzione di elettricità nazionale
b) - il fotovoltaico è la fonte energetica distribuita per eccellenza e proprio per questo ha consentito la creazione di decine di migliaia di posti di lavoro. Molte aziende avrebbero chiuso e mandato a casa migliaia di persone se non ci fosse stato il Conto Energia, che ha quindi permesso di risparmiare miliardi di Euro alle casse dello Stato in casse integrazione evitate
c) - non è vero che i soldi del Conto Energia vanno soprattutto ad aziende straniere:
i. è vero che i moduli fotovoltaici arrivano soprattutto dall’estero (semplicemente perché lo Stato non ha supportato, diversamente da quanto avvenuto in altri paesi, una filiera industriale nazionale, oggi limitata a un 10% circa del totale), ma gli ste! ssimoduli sono distribuiti da aziende soprattutto italiane che garantiscono occupazione e tasse in Italia
ii. tutti gli altri componenti sono costruiti in gran parte in Italia: inverter, strutture di supporto, cavi, quadri elettrici, recinzioni, sistemi di monitoraggio, pari a oltre il 55% del costo totale d’impianto
iii. esiste un indotto importantissimo: componentistica per la produzione dei materiali sopra citati (moduli inclusi: in Italia esistono alcune aziende leader mondiali di produzione di macchinari per la produzione di celle), studi tecnici e legali, ! trasporti, agenzie di marketing e comunicazione, imprese edili e molto altro ancora
iv. la stragrande maggioranza degli impianti fotovoltaici che beneficiano del Conto Energia ha come soggetto responsabile degli italiani. Nessuno ha sinora reso pubblico alcun dato sulla quota di soggetti stra! nieri che beneficiano del Conto Energia, ma chi opera nel settore sa bene che la maggioranza dei proprietari di impianti fotovoltaici è italiana
v. il Conto Energia ha consentito lo sviluppo di aziende italiane che stanno aprendo filiali all’estero: l’Italia non è terra di conquista, ma è paese in grado di esportare tecnologia e know-how
d) Con gli 8.000 MWp del primo obiettivo, ormai prossimo al raggiungimento, le tasse pagate dagli operatori del settore (sugli utili e sul personale) ammonteranno in totale a circa 2 miliardi di Euro, mentre le tasse pagate dai soggetti responsabili degli impianti ammonteranno a circa ulteriori 0,5 miliardi di Euro a fronte di costi previsti in bolletta di circa 3! ,7 miliardi di Euro . Il bilancio migliora se si considerano le multe evitate (dalla Comunità Europea) per le minori emissioni di CO2 rese possibili dalla diffusione del fotovoltaico su così larga scala.
In prospettiva i costi saranno sempre minori grazie:
i. alle graduali riduzioni delle tariffe per i nuovi impianti
ii. al fatto che le tariffe, non aggiornandosi con l’inflazione, ridurranno moltissimo il loro valore reale negli anni
iii. al consolidamento del settore industriale italiano del fotovoltaico che proseguirà a versare annualmente all’erario ingenti somme, anche per il possibile sviluppo all’estero delle nostre aziende, molte delle quali sono già leader a livello internazionale. Tale svilup! po all’estero sarà possibile se e solo se si garantirà la continuità del quadro normativo
Il costo in bolletta sarà quindi di circa 28 Euro/anno a famiglia, ma il costo reale sarà meno di 10 Euro/anno grazie agli introiti a favore dello Stato (quindi della medesima collettività). C’è quindi spazio per arrivare tranquillamente a 20.000 MWp e oltre, anche perché tra breve sarà possibile installare impianti fotovoltaici con tariffe incentivanti molto minori alle attuali. E con 20.000 MWp di fotovoltaico avremo garantito l’8% circa di copertura del fabbisogno totale annuale d’Italia.
Gli italiani hanno pagato dal 1992 a oggi cifre ben superiori per supportare la produzione elettrica da fonti assimilate, spesso inquinanti e sempre con giganteschi guadagni per pochissimi. Negli ultimi 9 anni ben 33 miliardi di Euro! Il fotovoltaico va invece a supportare migliaia di società che operano nel settore e centinaia di migliaia di autoproduttori (a oggi siamo già a 200.000!).
A decorrere dal 1 gennaio 2014 viene abrogato il conto energia.
RispondiEliminaNel caso di raggiungimento anticipato dell'obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 è sospesa l'assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico.
160.000 privati hanno già usufruito degli incentivi e siamo al secondo posto nel mondo !
Nelle aree agricole il decreto proposto così recita :
" Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, per gli impianti solari fotovoltaici con moduli collocati a terra in aree agricole, l’accesso agli incentivi statali è consentito a condizione che, in aggiunta ai requisiti previsti dall’allegato 2:
a) la potenza nominale di ciascun impianto non sia superiore a 1 MW e, nel caso di terreni appartenenti al medesimo proprietario, gli impianti siano collocati ad una distanza non inferiore a 2 chilometri;
b) non sia destinato all’installazione degli impianti più del 10 per cento della superficie del terreno agricolo nella disponibilità del proponente. "
Un complesso rompicapo !
Purtroppo le eco - mafie hanno inquinato alcuni settori delle energie rinnovabili ed il solare fotovoltaico ne fa le spese.
Non si tratta solo di eco-mafia..è in realtà una sorta di pseduo-ambientalismo che a parole vorrebbe preservare il paesaggio rurale e che proviene, incredibilmente, da coloro che dovrebbero istituzionalmente promuovere l' agricoltura e la diversificazione del reddito agricolo. Senza dubbio, va preservato anche il paesaggio, ma la regole ci sono già e vengono applicate.E poi, andatelo a raccontare agli agricoltori costantemente indebitati e scoraggiati,privi di una seppur minima fonte di reddito "sicura" e in costante balia dei capricci del meteo. Con la filosofia campano solo i filosofi e i docenti di ..filosofia.
RispondiEliminaPer Fabbri
RispondiElimina04/03/2011 - Le principali associazioni del settore fotovoltaico, tra cui APER Associazione dei Produttori di Energia da Rinnovabili, Asso Energie Future, Assosolare e GIFI Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, hanno lanciato un appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché non firmi il decreto legislativo per il recepimento della Direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle rinnovabili, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.
Secondo le associazioni, il Decreto, ribattezzato ‘Ammazzarinnovabili’, è incostituzionale in primo luogo per eccesso di delega: il Parlamento ha delegato il Governo a recepire la direttiva europea a favore delle rinnovabili, ma il Governo non ha in nessun modo recepito i pareri delle Commissioni Parlamentari, cioè dell’istituzione delegante.