Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
Dite al Dott. Francesco Platania che altri enti di certificazione hanno già fatto lo stesso corso, con tanto di attestato, ma in maniera assolutamente gratuita!!!!
RispondiEliminaDite all'anomimo che nessuno gli impone di venire e/o partecipare.
RispondiEliminaCommento assolutamente fuori luogo!
Francesco Platania
Non credo sia un commento del tutto fuori luogo...in un momento in cui tutti i tecnici agricoli sono praticamente "obbligati" a partecipare a corsi di formazione e di aggiornamento versando una seppur minima quota di partecipazione, un corso di questa tipologia (che non dà nessuna garanzia riguardo alle prospettive occupazionali), seppur molto interessante e attuale, rappresenta un ulteriore "salasso". Se veramente si vuole promuovere la cultura della qualità delle produzioni alimentari, vi dovrebbe essere un pieno coinvolgimento delle Istituzioni preposte a farsi carico dei costi della formazione..
RispondiEliminaLa formazione e informazione non è un salasso, semmai è "linfa vitale" per un professionista, se tale si vuol definire.
RispondiEliminaFrancesco Platania
ma per favore........
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