Oggi è la giornata dedicata alle scampagnate e alle "mangiate" all'aperto, con i clsssici "arrusti e mangia".
Non abbuffatevi ... altrimenti, poi, dovete mettervi a dieta!
Bravo a Paolo Giglio. Io resterò a casa e mi divertirò navigando e disturbando i miei amici. Fra questi il saggio Corrado Vigo che di agricoltura se ne intende.Piuttosto vorrei dire a Corrado che manca la puntatina sui fiori e sulla floricoltura.Ho notato che dalle mie parti, molta gente ha cominciato a vendere piantine sul sagrato della chiesa e piano , piano è diventata miliardaria . Perchè non dispensare consigli sul tema per fare rinsavire tanti giovani?Perchè non sollecitare tanti marpioni di politici ad assegnare la terra pubblica ai fiorai giovani? ovviamente con contratti a termine e condizionati al buon uso del terreno.Dalle mie parti, ad esempio, il Parco del Tondo Gioieni è solo un terrazzamento inutile e faticoso. E' impraticabile. Perchè non farlo a fettine ed cassegnarlo a giovani di buona volontà per incrementare le coltivazioni locali di ortaggi, frutta e fiori?
Sempre più italiani si riscoprono “ortolani metropolitani “ con il piacere di coltivare frutta e verdure sui terrazzi e balconi delle nostre città, trasformandoli in piccoli orti cittadini. (urban gardening).
Moltissimi stanno convertendo,l’arredo vegetale e floreale in orti produttivi ed ornamentali.
Infatti, nelle terrazze assolate o nei balconi condominiali, si notano piante di rosso pomodorino che s’arrampica sulla ringhiera, verdura, broccoli, melanzane,peperoni,fagiolini,cetrioli,fragole e le essenze aromatiche come basilico, prezzemolo, menta, rosmarino, origano, salvia, citronella, ecc.
Anche gli alberi sempre verdi di limoni, aranci, mandarini,nespoli sono coltivati in semplici vasi.
A chi non piace l’odore della zagara e il colore di questi agrumi?
Lo spazio non spaventa i novelli ortolani, in quanto la coltivazione degli ortaggi o della frutta può avvenire in vaso o cassette di varie dimensioni.
Il vicino di casa ti guarda con diffidenza e pensa : quello coltiva i pomodori in terrazza, perché " nostalgico del paesello " .
E’ una questione culturale.
Moltissima gente sta cominciando a pensare di fare autoproduzione.
E la cosa più incredibile è che la motivazione non è soltanto il cibo sano o l'hobby naturalistico, ma l'improvviso terrore di catastrofi incombenti o la crisi in atto.
E’ facile coltivare : occorre un terrazzo od un balcone abbastanza largo,dove il sole batte almeno 5 – 6 ore al giorno e non serve il pieno sud.
Si può partire con vasi da 30 cm. e la miscela in cui mettere le piantine è un misto di 40 % di terra,10 % di perlite (drenaggio) e 50 % di concime organico (stallatico).
Si consiglia di mettere a dimora le piantine (la scelta varietale è a vostra discrezione e le piantine vendute in vasetti alveolari si trovano nel mercatino rionale,alla fiera,nei supermercati,vicino al Tondo Gioieni,etc.).
Conviene piantare in modo scalare onde allungare il tempo di raccolta.
Innaffiare bene e dare loro l'acqua la sera.
Se il piancito del terrazzo è troppo bollente, rialzate i vasi mettendo qualche legnetto sotto.
Seguite lo sviluppo,fare qualche intervento fito - sanitario (lotta contro fitopatie e fitofagi) accompagnato di un buon concime… e farvi aiutare da un agronomo amico (lo pagherete in zucchine o pomodori).
Vedrete ad esempio che il sapore delle zucchine coltivate in casa è tutta un’altra cosa.
Non solo siete "autonomi", (che è una soddisfazione immensa), ma mangiate verdura assolutamente naturale.
Ci credete che le solite insipide zucchine hanno un sapore addirittura... un po' piccante?
La Pasquetta non si rivelerà ideale per le gite fuori porta.
RispondiEliminaFin dal mattino insistono pioggerelle sparse e l'isola potrebbe esser coinvolta da un peggioramento con forti rovesci durante la giornata.
Le temperature registreranno un generale calo, specie nelle zone visitate da nubi e fenomeni.
Bravo a Paolo Giglio. Io resterò a casa e mi divertirò navigando e disturbando i miei amici. Fra questi il saggio Corrado Vigo che di agricoltura se ne intende.Piuttosto vorrei dire a Corrado che manca la puntatina sui fiori e sulla floricoltura.Ho notato che dalle mie parti, molta gente ha cominciato a vendere piantine sul sagrato della chiesa e piano , piano è diventata miliardaria . Perchè non dispensare consigli sul tema per fare rinsavire tanti giovani?Perchè non sollecitare tanti marpioni di politici ad assegnare la terra pubblica ai fiorai giovani? ovviamente con contratti a termine e condizionati al buon uso del terreno.Dalle mie parti, ad esempio, il Parco del Tondo Gioieni è solo un terrazzamento inutile e faticoso. E' impraticabile. Perchè non farlo a fettine ed cassegnarlo a giovani di buona volontà per incrementare le coltivazioni locali di ortaggi, frutta e fiori?
RispondiEliminaDEDICATO A LINARENA
RispondiElimina====================
ORTI PENSILI METROPOLITANI
Sempre più italiani si riscoprono “ortolani metropolitani “ con il piacere di coltivare frutta e verdure sui terrazzi e balconi delle nostre città, trasformandoli in piccoli orti cittadini. (urban gardening).
Moltissimi stanno convertendo,l’arredo vegetale e floreale in orti produttivi ed ornamentali.
Infatti, nelle terrazze assolate o nei balconi condominiali, si notano piante di rosso pomodorino che s’arrampica sulla ringhiera, verdura, broccoli, melanzane,peperoni,fagiolini,cetrioli,fragole e le essenze aromatiche come basilico, prezzemolo, menta, rosmarino, origano, salvia, citronella, ecc.
Anche gli alberi sempre verdi di limoni, aranci, mandarini,nespoli sono coltivati in semplici vasi.
A chi non piace l’odore della zagara e il colore di questi agrumi?
Lo spazio non spaventa i novelli ortolani, in quanto la coltivazione degli ortaggi o della frutta può avvenire in vaso o cassette di varie dimensioni.
Il vicino di casa ti guarda con diffidenza e pensa : quello coltiva i pomodori in terrazza, perché " nostalgico del paesello " .
E’ una questione culturale.
Moltissima gente sta cominciando a pensare di fare autoproduzione.
E la cosa più incredibile è che la motivazione non è soltanto il cibo sano o l'hobby naturalistico, ma l'improvviso terrore di catastrofi incombenti o la crisi in atto.
E’ facile coltivare : occorre un terrazzo od un balcone abbastanza largo,dove il sole batte almeno 5 – 6 ore al giorno e non serve il pieno sud.
Si può partire con vasi da 30 cm. e la miscela in cui mettere le piantine è un misto di 40 % di terra,10 % di perlite (drenaggio) e 50 % di concime organico (stallatico).
Si consiglia di mettere a dimora le piantine (la scelta varietale è a vostra discrezione e le piantine vendute in vasetti alveolari si trovano nel mercatino rionale,alla fiera,nei supermercati,vicino al Tondo Gioieni,etc.).
Conviene piantare in modo scalare onde allungare il tempo di raccolta.
Innaffiare bene e dare loro l'acqua la sera.
Se il piancito del terrazzo è troppo bollente, rialzate i vasi mettendo qualche legnetto sotto.
Seguite lo sviluppo,fare qualche intervento fito - sanitario (lotta contro fitopatie e fitofagi) accompagnato di un buon concime… e farvi aiutare da un agronomo amico (lo pagherete in zucchine o pomodori).
Vedrete ad esempio che il sapore delle zucchine coltivate in casa è tutta un’altra cosa.
Non solo siete "autonomi", (che è una soddisfazione immensa), ma mangiate verdura assolutamente naturale.
Ci credete che le solite insipide zucchine hanno un sapore addirittura... un po' piccante?
Provare per credere.
Paolo Giglio