Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Il blog di Corrado Vigo - agronomo
La Pasquetta non si rivelerà ideale per le gite fuori porta.
RispondiEliminaFin dal mattino insistono pioggerelle sparse e l'isola potrebbe esser coinvolta da un peggioramento con forti rovesci durante la giornata.
Le temperature registreranno un generale calo, specie nelle zone visitate da nubi e fenomeni.
Bravo a Paolo Giglio. Io resterò a casa e mi divertirò navigando e disturbando i miei amici. Fra questi il saggio Corrado Vigo che di agricoltura se ne intende.Piuttosto vorrei dire a Corrado che manca la puntatina sui fiori e sulla floricoltura.Ho notato che dalle mie parti, molta gente ha cominciato a vendere piantine sul sagrato della chiesa e piano , piano è diventata miliardaria . Perchè non dispensare consigli sul tema per fare rinsavire tanti giovani?Perchè non sollecitare tanti marpioni di politici ad assegnare la terra pubblica ai fiorai giovani? ovviamente con contratti a termine e condizionati al buon uso del terreno.Dalle mie parti, ad esempio, il Parco del Tondo Gioieni è solo un terrazzamento inutile e faticoso. E' impraticabile. Perchè non farlo a fettine ed cassegnarlo a giovani di buona volontà per incrementare le coltivazioni locali di ortaggi, frutta e fiori?
RispondiEliminaDEDICATO A LINARENA
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ORTI PENSILI METROPOLITANI
Sempre più italiani si riscoprono “ortolani metropolitani “ con il piacere di coltivare frutta e verdure sui terrazzi e balconi delle nostre città, trasformandoli in piccoli orti cittadini. (urban gardening).
Moltissimi stanno convertendo,l’arredo vegetale e floreale in orti produttivi ed ornamentali.
Infatti, nelle terrazze assolate o nei balconi condominiali, si notano piante di rosso pomodorino che s’arrampica sulla ringhiera, verdura, broccoli, melanzane,peperoni,fagiolini,cetrioli,fragole e le essenze aromatiche come basilico, prezzemolo, menta, rosmarino, origano, salvia, citronella, ecc.
Anche gli alberi sempre verdi di limoni, aranci, mandarini,nespoli sono coltivati in semplici vasi.
A chi non piace l’odore della zagara e il colore di questi agrumi?
Lo spazio non spaventa i novelli ortolani, in quanto la coltivazione degli ortaggi o della frutta può avvenire in vaso o cassette di varie dimensioni.
Il vicino di casa ti guarda con diffidenza e pensa : quello coltiva i pomodori in terrazza, perché " nostalgico del paesello " .
E’ una questione culturale.
Moltissima gente sta cominciando a pensare di fare autoproduzione.
E la cosa più incredibile è che la motivazione non è soltanto il cibo sano o l'hobby naturalistico, ma l'improvviso terrore di catastrofi incombenti o la crisi in atto.
E’ facile coltivare : occorre un terrazzo od un balcone abbastanza largo,dove il sole batte almeno 5 – 6 ore al giorno e non serve il pieno sud.
Si può partire con vasi da 30 cm. e la miscela in cui mettere le piantine è un misto di 40 % di terra,10 % di perlite (drenaggio) e 50 % di concime organico (stallatico).
Si consiglia di mettere a dimora le piantine (la scelta varietale è a vostra discrezione e le piantine vendute in vasetti alveolari si trovano nel mercatino rionale,alla fiera,nei supermercati,vicino al Tondo Gioieni,etc.).
Conviene piantare in modo scalare onde allungare il tempo di raccolta.
Innaffiare bene e dare loro l'acqua la sera.
Se il piancito del terrazzo è troppo bollente, rialzate i vasi mettendo qualche legnetto sotto.
Seguite lo sviluppo,fare qualche intervento fito - sanitario (lotta contro fitopatie e fitofagi) accompagnato di un buon concime… e farvi aiutare da un agronomo amico (lo pagherete in zucchine o pomodori).
Vedrete ad esempio che il sapore delle zucchine coltivate in casa è tutta un’altra cosa.
Non solo siete "autonomi", (che è una soddisfazione immensa), ma mangiate verdura assolutamente naturale.
Ci credete che le solite insipide zucchine hanno un sapore addirittura... un po' piccante?
Provare per credere.
Paolo Giglio