Parto da lontano per ricordare cosa è avvenuto.
18-19 febbraio 2008. Due giorni che non dimenticheremo mai.
Due gelate “bestiali” con punte a –7,5° C distrussero non solo la produzione agrumicola ancora da raccogliere, ma bruciarono (vedi foto) i germogli che avrebbero portato nuove foglie e nuovi fiori (e quindi frutti) in una vastissima zona fra Catania e Siracusa. In pratica in tutta la Piana di Catania.
L’evento interessò anche interi rami e branche delle piante.
Ci volle un intero anno, con pressioni “allucinanti” verso il Ministero per ottenere il Decreto di delimitazione (in parte errato e corretto “in corsa”).
Le gelate portarono un disastro in tutta l’agrumicoltura: nel 2009 la produzione fu davvero bassa, all’incirca il 20-25% (in alcuni casi fu zero), mentre l’anno successivo l’instaurarsi dell’alternanza (tipica degli agrumi) fece sì che la produzione fu a dir poco “straripante” con la conseguenza che ci fu una sovrapproduzione che creò ulteriori danni per i prezzi ridicoli e … il famigerato bando-farsa Assessoriale.
Nel frattempo, era il 20 febbraio 2009, l’ex Assessore Giovanni La Via (oggi eurodeputato), poi detronizzato dal Presidente Raffaele Lombardo, trovò all’incirca 13.840.000,00 euro e li destinò al pagamento di detta calamità, quale rimborso della “potatura straordinaria”.
E qui inizia una lunga storia che dal 2009 a ieri … mi ha portato all’Assessorato.
continua …
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