Quante volte ci siamo lamentati di cibi che non erano “all’altezza della situazione” nonostante gli stessi fossero “entro la data di scadenza”?
Ma sappiamo davvero se durante il trasporto dalla ditta produttrice alla nostra tavola quante volte è stata interrotta la catena del freddo?
E non parlo solo dei latticini, o delle verdure, o dei salumi, parlo anche dei surgelati, come le patatine fritte, i minestroni, le verdure ecc.
La catena del freddo va “tenuta a bada”, anche se molte volte durante le operazioni di carico/scarico dai ca,ion le merci rimangono al sole per diverse ore …
E molti prodotti “vanno a male” perchè dal produttore al consumatore c’è stata qualcosa che non è andata come doveva!
Qualche giorno fa l'Agea ha pubblicato una nota con la quale si fregiava di aver pagato 1,83 miliardi di euro ai produttori di tutta Italia. Ebbene: i pagamenti sono stati "da elemosina". Piccole porzioni dell'importo dovuto e i cosiddetti "ecoschemi" (una delle ultime cose strampalate della attuale politica agricola comunitaria) non sono stati pagati. E non è stato pagato nemmeno il premio "bio". Vorrei ricordare all'Agea che siamo al 27 novembre! Agea, dove sei che non ti vedo!
Uno dei prodotti che escono dall'azienda in cui lavoro è la "shred" per Mc Donald, ossia l'iceberg tagliata a strisce. Ebbene, quando la merce arriva nei loro magazzini con temperature superiori agli standard richiesti la merce viene mandata indietro al mittente, anche se la colpa è del trasportatore. Veramente seri!
RispondiEliminaavete mai guardato attentamente e da vicino vicino i banchi frigoriferi del vostro supermercato? Potreste rimanere molto male, altro che haccp!
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