Adesso che il SISTRI è morto (pace all'anima sua) ci dovremo imbattere in un altro problema. Gli sfalci, ma soprattutto i residui della potatura vengono considerati rifiuti speciali, e quindi vanno smaltiti!!!
La lettera parla chiaro: "se non utilizzati nei cicli produttivi dell'agricoltura" ...
E quindi ... anche i falò sulla spiaggia ... sono da smaltire ancor prima di farli o durante????
Leggere queste cose ... lascia di stucco ... in un mondo che scrive e che spesso non sa quello che scrive, ma scrive e basta.
La lettera parla chiaro: "se non utilizzati nei cicli produttivi dell'agricoltura" ...
E quindi ... anche i falò sulla spiaggia ... sono da smaltire ancor prima di farli o durante????
Leggere queste cose ... lascia di stucco ... in un mondo che scrive e che spesso non sa quello che scrive, ma scrive e basta.
La comunicazione o meglio ... la novella del Comando Forestale di Messina,mi ricorda i miei vecchi libri di studio di agronomia di De Cillis,Pantanelli e Crescini,circa un'antiquata tecnica pratica di sanificazione dei terreni acidi ed argillosi : il debbio.
RispondiEliminaQuesta pratica agronomica, consisteva nel bruciare la biomassa presente sul terreno (erba,stocchi,paglia,etc.).
Il debbio veniva utilizzato come operazione fitoiatrica,praticando l'eliminazione del potenziale riproduttivo di organismi dannosi alle colture, per lo più funghi e insetti, presenti nei residui colturali o negli strati superficiali del terreno come forme quiescenti (spore, uova, pupe).
Boh ... altri tempi !