06 novembre, 2011

L'alluvione di Genova

Le immagini che in questi giorni le televisioni ci mostrano sono davvero sconcertanti.
Immagino la rabbia dei cittadini!
Certo ... la zona è quella che è, ovvero a ridosso di montagne e di un sistema idrico che nel passato ha già dato gli stessi problemi: una piovosità di 500 mm. in cinque ore sono davvero un evento eccezionale; significano 500 litri al metro quadrato!
E come dovevano essere smaltiti? Le sezioni dei torrenti, dei fiumi sono calcolati per una certa portata, ma quando gli stessi sono (come tante volte lamentato e documentato dal sottoscritto) senza manutenzione alcuna è chiaro che la sezione si riduce causando, di conseguenza, ciò che è avvenuto.
Non ce lo dimentichiamo affatto ciò che successe nel 2003 a Siracusa e nuovamente nel 2005 anche a Catania, quando per 15 giorni la strada statale Catania-Gela venne chiusa al traffico per allagamento.
E non dimentichiamo nemmeno cosa è successo a Giampilieri dove una frana causò morti e danni, di cui ancora i cittadini attendono i rimborsi da 766 giorni.
Evidentemente prima di cercare i colpevoli dei disastri avvenuti, le Amministrazioni Pubbliche dovrebbero fare il loro dovere, come l'effettuazione della pulizia dei fiumi e dei torrenti!

2 commenti:

  1. Piove e l'Italia frana.paesi, strade, montagne………Un disastro annunciato, tutti ci ricordiamo,solo ora, che esiste un territorio da salvaguardare che il nostro Paese non è solo città….

    Il nostro problema strutturale è che non sono previsti nei capitolati di spesa delle pubbliche amministrazioni, le manutenzioni ordinarie. Chi non ricorda i cantonieri che vivevano nei caselli distribuiti sulla rete viaria e pulivano quotidianamente le cunette, le scoline etc? Quest’opera certosina rendeva le opere funzionali e prolungava di molto la vita delle opere viarie. Oggi è il deserto, si vive d’emergenza, quando succede qualcosa arrivano le ruspe i camion e si sistema alla “meno peggio” per correre da un’altra parte. Gli enti locali sono impotenti visto l’esiguità delle loro risorse ma anche non abbastanza fantasiosi da trovare soluzioni percorribili..con la modifica dell’art 2135 del codice civile avente oggetto la figura dell’imprenditore agricolo si è prevista la possibilità, nella normale gestione agricola, di svolgere attività di manutenzione del territorio per conto della pubblica amministrazione.

    Agricoltori che puliscono le strade, liberano le cunette, eliminano le sterpaglie, sorvegliano e avvisano, tutto questo facendo coincidere il loro interesse con quello generale essendo loro i primi fruitori delle opere che salvaguardano. Tutto questo ad un costo irrisorio essendo in loco ed usando la loro normale attrezzatura….

    Questo è lo scenario in cui tutti hanno un vantaggio, in cui il privato collabora con il pubblico ma in una dimensione locale che è massima garanzia di trasparenza, legalità, economia ed efficienza.

    Troppo semplice per il nostro Paese?

    RispondiElimina
  2. Il nuovo piano di formazione regionale pare essersi bloccato alla modica cifra di 168.000.000 di Euro dopo aver toccato l'incredibile cifra di 250.000.000 di Euro nel 2008. Questo è uno dei comparti intoccabili o quasi della ns. Regione e solo i fortissimi venti di crisi hanno indotto CUCCIAFACITROPPUFORTI a più miti propositi. Penso che la ns. sia la Regione più "formata" del mondo e, del resto, basta guardarsi un po in giro per accorgersene, no?!
    Se dividessimo quella cifra per ognuno dei 390 Comuni siciliani si otterrebbe un gruzzoletto di circa 430.000 Euro per ognuno di essi. Qualcuno dirà: ma che c'azzecca?
    Nulla, forse.
    O forse tantissimo!
    Mi secca pure di continuare perchè sento arrivare una nausea disgustosissima.

    RispondiElimina