Mercoledì mattina sono andato all'incontro formativo tenutosi a Riposto sul limone organizzato dalla SOAT di Acireale.
E delle problematiche del limone della zona Jonica ne riparlerò in un altro momento, ma solo perchè fra i relatori, che portavano le proprie esperienze di aggregazione, mi ha molto interessato l'intervento del dott. Giancarlo Taglia che ha discusso dei "contratti di rete" realizzati in Veneto.
Ma ... mentre parlava ... ecco il dato che mi ha scosso: la maggior parte delle migliori imprese Italiane dell'agroalimentare ... non sono più nostre ... sono state acquisite da grandi gruppi stranieri, dagli Svizzeri, ai Francesi, agli Spagnoli ... ai Turchi.
Evidentemente ... qui il Governo dovrebbe fare una grande riflessione: la tassazione ha creato e rigenera la crisi al punto tale che le migliori aziende Italiane per non chiudere vengono trasferite ad altri gruppi, o ... non c'è alcun interessa a mantenere Italiano ciò che di Italiano è meglio conosciuto nel mondo?
Questa sorta di "perdita di identità nazionale" mi ha fatto molta impressione perchè non ci troviamo in uno di quei tanti casi che un imprenditore per irdurre i costi delocalizza, ma ci troviamo in una casistica enorme, con aziende agroalimentari con fatturati ed occupazioni enormi che ... di cui l'Italia non doveva "spogliarsi".
Non credo che aziende Italiane potranno riacquistare ciò che è stato venduto ... ma sarebbe ora di fare il punto sulla situazione e tenerci ciò che abbiamo creato ed abbiamo fatto conoscere di meglio ... al mondo intero.
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