Fra le tasse "di tutti i tipi" si annovera anche la tassa di produzione dello zucchero, che è disciplinata dal Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013.
Il comma 1° dell'art. 128 del suddetto regolamento dispone che ogni Stato versi all'Unione Europea una tassa relativa alla produzione delle "quote zucchero", quote che vengono detenute dalle aziende che lo producono.
La tassa è pari ad € 12,00 per tonnellata; sembra poco, ma vediamo i "numeri".
In Italia tre sono le imprese produttrici di zucchero, ed a queste è stata assegnata una quota di produzione annua:
- Eridania Sadam: quota di produzione assegnata 140.000 tonnellate
- Zuccherificio del Molise: quota di produzione assegnata 84.326,00 tonnellate
- CO.PRO.B./Italia Zuccheri: quota di produzione assegnata 284.053,00 tonnellate
Ebbene, moltiplicando i numeri sopra descritti ecco che la tassa incide così:
- Eridania Sadam: € 1.680.000,00
- Zuccherificio del Molise: € 1.011.912,00
- CO.PRO.B./Italia Zuccheri: € 3.408.636,00
Complessivamente, quindi, l'Unione Europea incassa dalla tassa di produzione dello zucchero la "modesta" cifra di 6.100.548,00 euro (11.812.308.076 delle vecchie lire).
Per me un'amara sorpresa la tassa sullo zucchero. Ma, anche quando ci possono sembrare alte le cifre, sono nulla in confronto a quanto la comunità spende per far fronte ai danni che produce l'abuso di questa sostanza; per qualcuno dannosa al pari del tabacco.
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