La situazione debitoria venutasi a creare nei Consorzi di Bonifica siciliani è allarmante, e non solo per il diretto ed immediato mancato pagamento degli stipendi agli impiegati ed ai funzionari, ma anche per tutti gli utenti, che sono, poi, i beneficiari per i quali esiste il Consorzio stesso.
La politica regionale ha sempre fatto "galleggiare" questi enti, li ha commissariati per decenni, li ha trasformati nei nomi, li ha fusi in parte ... ha fatto di tutto tranne una cosa: metterli in condizione di funzionare.
E se il Consorzio non funziona, non serve a nulla ..., ma nel frattempo le reti irrigue sono diventate dei colabrodo, e gli agricoltori non riescono ad avere l'acqua nei volumi giusti e nei turni ad essi assegnati.
Nel frattempo, però, le cartelle esattoriali arrivano, e gli agricoltori sempre più sfiduciati, ed anche con i bilanci "a terra", non pagano ... ed è "il cane che si morde la coda".
Ma anche a pagamenti fatti ... ecco che il debito accumulato ... "erode" gli incassi ...
Ho ricevuto diverse email da agricoltori arrabbiati e stanchi, e la situazione generale è preoccupante, soprattutto dopo quattro anni di siccità, dopo una annata devastante, per tutti i comparti produttivi, e soprattutto in considerazione che, nonostante tutto, l'acqua da distribuire ci sarebbe!
Eppure ... è tutto fermo ... e parlo della politica che dovrebbe interessarsi seriamente del problema, ed una volta per tutte!
... continua ...
Per molti moltissimi politici toccare il tema "consorzi di bonifica" equivale a giocarsi la carriera politica pertanto chiunque procrastina ad oltranza.
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