Ogni volta che l'Etna "si fa sentire" tutti a guardare uno spettacolo della natura che si rinnova, soprattutto quando ciò accade di notte, allorquando le fontane e le lunghe lingue di lava si scorgono anche da lontano.
Ma c'è sempre il risvolto della medaglia: la ricaduta di cenere lapilli, frammenti di pietra lavica che cade su tutto il territorio, sulle case, sulle strade, sui terreni coltivati, sulle serre ... insomma un disagio, e danni, che finora nessuno ha mai voluto prendere sul serio.
70 parlamentari regionali che non si occupano delle problematiche delle bollette che sono "piovute" dal consorzio di bonifica (quelle da 3.000 euro/ettaro), figuriamoci se si occupano di questa problematica ...
Infatti nessuno prende il problema sul serio ma già i commercianti di arance hanno fermato la raccolta per valutare i danni per la caduta della cenere. E in una annata come questa è la ciliegina sulla torta!
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