Prima che venisse annullato il tavolo tecnico "agrumi" in Commissione Europea, fatto gravissimo e passato nel massimo silenzio, avevamo una indicazione puntuale di come si evolveva il mercato degli agrumi in tutto il mondo, con le criticità suddivise per aree geografiche e con l'indicazione della crescita (o decrescita) degli impianti agrumicoli.
Da quando quel tavolo tecnico è stato annullato, e senza alcuna motivazione, gli unici dati di cui disponiamo sono quelli che ognuno di noi va a cercarsi in rete, oppure quelli diffusi di tanto in tanto da alcune testate di informazione online, come l'articolo che segnalo di FresPlaza: https://bit.ly/3eD3AOy
Nell'articolo, a parte le problematiche di prezzi italiane, ed in particolare siciliane, spicca il fatto che l'Egitto "domina" il mercato in Germania, insieme alla Spagna, ma che è sempre l'Egitto, stavolta con la Turchia, a fare la "guerra commerciale" addirittura in Spagna.
La concorrenza sleale egiziana e turca si riassume in una frase riportata nell'articolo stesso "Nei mercati il prezzo delle arance egiziane è lo stesso che paghiamo per comprare le arance spagnole nei campi".
E che l'Egitto abbia investito nell'agricoltura, così come ha già fatto la Turchia, è a tutti noto, così com'è noto che in Egitto il costo di produzione è lontanissimo da quello italiano, già solo per il fatto che la manodopera costa pochissimo, che l'energia costa pochissimo, che la tassazione è prossima allo zero (basti pensare che l'IMU non esiste), che sono state realizzate imponenti opere di captazione e distribuzione delle acque.
E se in Europa non si pensa a tutelare le produzioni o il territorio ... allora la "guerra agricola" continuerà in modo sleale, con i vincitori segnati già "a tavolino".
E purtroppo ciò che vale per gli agrumi ... vale per tutte le produzioni agricole.
certo che hanno costi più bassi dei nostri lo sanno anche i bambini
RispondiEliminama ci danno una miseria di premio pac che giriamo allo stato come tasse