La settimana scorsa, a causa del maltempo, abbiamo rivissuto un blackout elettrico che non vivevamo da decenni e decenni.
Tantissimi anni fa, e parlo di almeno 40/50 anni fa, le interruzioni di energia elettrica erano frequenti, duravano da pochi minuti ad ore, e tutto era dovuto a linee elettriche vecchie o ad un carico di richieste che non veniva sopportato dalla rete elettrica, ed allora le varie cabine di derivazione "saltavano", o meglio "staccavano" l'erogazione dell'energia elettrica per sicurezza.
Oggi non è più così. Le interruzioni di energia elettrica sono veramente poche, per cui siamo anche abituati ad una erogazione continua e senza interruzioni.
La settimana scorsa, però, a causa del maltempo è avvenuto che molte zone del catanese sono rimaste senza energia elettrica ore ed ore, ed anche 48 ore, a seconda della zona in cui ci si trovava.
Per esempio: a Trecastagni, paesino in cui vivo, a casa mia l'energia elettrica è mancata per circa 2.45 ore, ma in altre zone del paese è ritornata alle 18.00 di sera, con oltre 11.00 ore di disservizio.
In alcune zone di Acireale il disservizio è durato fino alle 16.30, a Viagrande fino alle 20.00, mentre in alcune zone rurali di Pedara 48 ore, così come 48 ore in altre zone rurali di Misterbianco.
E con 3°C fuori nelle case senza riscaldamento la temperatura scende rapidamente; io acceso il caminetto, ma c'è chi si è dovuto mettere cappotti/piumini e cappellini perchè la mancanza di energia elettrica è stata troppo lunga e dentro casa la temperatura era scesa di parecchio. Ed i bambini? E gli anziani?
Restare senza energia elettrica significa:
- non poter utilizzare nessun elettrodomestico, nè tantomeno lampade e lampadine, e non tutti sono forniti di candele in quantità
- non poter attivare i riscaldamenti
- non potere avere acqua nelle case (quelle in cui è l'autoclave che alimenta l'impianto sanitario)
- non potere avere acqua calda sanitaria
- rovinare i cibi presenti nei frigoriferi e nei surgelatori
Insomma, oggi non siamo pronti a restare senza energia elettrica per tanto tempo, siamo troppo abituati ad una erogazione continua senza interruzioni.
Non vivevamo dal 28 settembre 2003.
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